Con un gol di testa di Koulibaly al 4', uno di Zielinski al 25', e il 115° con la maglia azzurra di Hamsik (eguagliato Maradona), il Napoli vince allo Stadio Olimpico 'Grande Torino' e si riprende il primo posto della classifica. Si sblocca dopo 856 minuti il Gallo Belotti
TORINO-NAPOLI 1-3
4' Koulibaly (N), 25' Zielinski (N), 30' Hamsik (N), 63' Belotti (T)
TABELLINO
Torino (4-3-3): Sirigu; De Silvestri; Nkoulou, Burdisso, Molinaro; Baselli, Valdifiori (46' Ljajic), Rincón; Falque (78' Edera), Belotti, Berenguer (65' Niang)
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mário Rui; Allan, Jorginho (76' Diawara), Hamsik; Callejón, Mertens, Zielinski (70' Insigne)
Ammoniti: Baselli (T), Raul Albiol (N)
L’inaspettata sconfitta casalinga dell’Inter contro l’Udinese di cui approfittare, la voglia di prendersi nuovamente la testa della classifica riscattando un periodo non brillantissimo. Al Napoli bastano 30’ allo Stadio Olimpico ‘Grande Torino’ per segnare 3 gol alla squadra di Mihajlovic (3-1 il risultato finale), vincere la gara e soprattutto tornare a mostrare per una buona parte di gara quel gioco sfavillante di inizio stagione che è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica del Sarrismo. E ridare speranze a chi nella vittoria dello Scudetto, in questa stagione, ci crede davvero, nonostante la sfortuna per i due gravissimi infortuni di Arek Milik a inizio stagione, e di Faouzi Ghoulam in seguito. Nel tardo pomeriggio in cui il Napoli si ritrova (veniva da due sconfitte, compresa quella in Champions e un pareggio), il capitano Marek Hamsik diventa sempre più un’icona del club: con il gol del momentaneo 3-0 a Sirigu ha raggiunto Diego Armando Maradona (il mito) nella speciale classifica dei goleador all-time con la maglia azzurra. Le prime due reti erano state di Koulibaly e Zielinski. E se Lorenzo Insigne è stato costretto a rimanere in panchina dall’inizio per entrare al 70’ (non ha smaltito ancora il dolore all’inguine che lo affligge da qualche settimana), altri segnali positivi sono arrivati oltre che dalla difesa, anche da Dries Mertens. Il belga non è riuscito ancora a segnare (sesta gara di fila), ma si è mosso bene in campo e ha servito un perfetto assist proprio a Marek Hamsik nell’occasione della sua rete. Nella ripresa, Mihajlovic ridisegna un Torino molto più offensivo (4-2-3-1 rispetto al 4-3-3 iniziale) con Ljajic per Valdifiori; Rincon e Baselli in mezzo a sostenere proprio tre mezzepunte (ci sono anche Iago Falque e Berenguer) e il Gallo Belotti. E proprio Belotti interrompe il suo digiuno in campionato (non segnava da 856 minuti) con un gol al 63’. Nel finale, il Napoli va vicino al quarto gol. E il Torino resta in 10 per un problema muscolare di Ljajic (sospetto stiramento bicipite femorale coscia destra), costretto a uscire dal campo al 78’ a cambi ormai terminati.
Napoli, primo tempo perfetto
Il Napoli scende in campo con una grandissima furia agonistica, e sin dai primi minuti prova a fare la partita contro un Torino in buona salute. Polemiche a parte, la vittoria contro la Lazio all’Olimpico aveva creato molto entusiasmo. Per questo motivo, Sinisa Mihajlovic ha deciso di confermare quegli 11 con Ljajic in panchina. Sarri invece risparmia Insigne (non è ancora al 100% dopo la pubalgia e il dolore all’inguine degli ultimi giorni) e lancia in campo tra i tre davanti Zielinski. Passano 4 minuti e il Napoli è già in vantaggio. Corner battuto da Callejon, Allan la prolunga e Koulibaly di testa, è implacabile come al solito. Per il difensore del Napoli è il terzo gol dell’anno: con Skriniar, è il difensore che ne ha segnati di più in Serie A. Passano pochi minuti e Mertens al 14’ sfiora il raddoppio. Al 25’ Jorginho verticalizza come al solito al meglio per Zielinski e il centrocampista polacco non si fa pregare battendo ancora Sirigu. E' il suo terzo gol al Torino, la squadra a cui ha segnato di più (tre gol). Passano solo cinque minuti e il Napoli concretizza al meglio la notevole mole di gioco messa in campo con l’uomo che un po’ tutti aspettavano. Marek Hamsik. Il capitano azzurro servito da Mertens, con un gran destro al volo segna il suo 115° gol con la maglia del Napoli raggiungendo il mito Diego Armando Maradona. Il controllo della gara è netto: al 43’ Iago Falque serve Baselli: il suo tiro al volo non va a buon fine. Il primo tempo si chiude sul 3-0 per il Napoli.
Un altro Toro, ma finisce 1-3
Mihajlovic ridisegna il Torino sin dal 46’: dentro Ljajic per Valdifiori e 4-2-3-1. E in campo i granata sono un’altra squadra rispetto ai primi 45’. Il Napoli va vicino al tris con Hamsik e Mertens al 47’ e al 53’. Al 56’ N’Koulou va vicino all’1-3 con un colpo di testa su corner. Al 63’ Ljajic trova Belotti in area: il Gallo tira, Reina devia ma non riesce a evitare il gol. Il Toro accorcia e prova in ogni modo a riaprirla. Al 68’ Reina blocca in due tempi su Iago Falque. Al 78’, però, a causa di un problema fisico Ljajic è costretto a uscire e Mihajlovic, che 3’ prima aveva dato spazio al giovane Edera per Iago Falque, è senza cambi. Sarebbe potuto venir fuori un finale eccezionale. In realtà il Napoli va vicino al quarto gol. La partita finisce 3-1. Sarri è di nuovo in testa a 42 punti.