Il portiere serbo del Toro ha parlato così a Torino Channel: "Ho fatto tante parate difficili ieri, ma quella su Perotti è quella che mi è piaciuta di più. Il rigore è stata una parata d'istinto, anche se prima delle gare ci prepariamo sui rigoristi"
Trovare l’eroe della qualificazione ai quarti non è difficile. Tantissime parate decisive, tra cui una sul calcio di rigore tirato da Edin Dzeko. Così, anche stavolta Vanja Milinkovic-Savic si è dimostrato all’altezza di un impegno così importante come la sfida di Coppa Italia con la Roma. Il portiere, fratello minore di Sergej che gioca nella Lazio, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Torino Channel: “Grazie per i complimenti, abbiamo fatto tutti e 14 giocatori una grande partita: solo così si poteva vincere a Roma contro i giallorossi. La cosa importante è stato aver dato tutti il 100% nei momenti più delicati della partita. Ho fatto tante parate difficili ieri, ma quella su Perotti è quella che mi è piaciuta di più. Il rigore è stata una parata d'istinto, ma prima della partita ci prepariamo sempre sui possibili rigoristi, Paolo Di Sarno ci fa vedere in video tutti quelli che tirano, come e dove”.
Crescere imparando
L’esperienza al Torino sta risultando fondamentale nella crescita di Milinkovic-Savic, che ha soltanto 20 anni. “Mi sento cresciuto nella mentalità, sapevo che in Italia ci fosse un'ottima scuola di portieri. Sono venuto qui per questo, so che mi mancava qualcosa come giocatore di movimento e qui posso crescere anche sotto quest'aspetto. Io e gli altri portieri ogni giorno stiamo un'ora e mezza insieme, si vede che siamo tre bravi ragazzi, Paolo Di Sarno è più di un allenatore per noi: è un amico. Posso accadere solo belle cose quand'è così” ha concluso il giocatore serbo.