Inter, Spalletti: "Mercato? Sabatini è come Icardi, se ha la palla giusta fa sempre gol"

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter
luciano

L'allenatore nerazzurro alla vigilia del match contro il Sassuolo: "Fondamentale reagire subito, ma è tutto sotto controllo: siamo dove volevamo essere. Mercato? Ho fiducia nel mio gruppo, vedremo quali saranno le nostre possibilità". Su Joao Mario: "Non mi ha detto nulla, se sta bene lo metterò in campo"

LE PROBABILI FORMAZIONI DELLA 18^ GIORNATA DI SERIE A

L'Inter va a caccia di risposte dopo la prima sconfitta della stagione, arrivata nell'ultima giornata in casa contro l'Udinese. I nerazzurri chiamati a rifarsi sabato alle 15.00 al Mapei Stadium di Reggio Emilia: di fronte il Sassuolo di Iachini, reduce da due vittorie consecutive. "È fondamentale reagire subito - ha detto Luciano Spalletti in conferenza stampa - continuando a fare ciò che abbiamo sempre fatto. È da luglio che tentiamo di reagire a ciò che è successo precedentemente, siamo dentro quella che è la figura che volevamo essere. Eravamo in cerca di una rotta giusta e ora la stiamo percorrendo: non c'è nessun piano B da dover andare a studiare, è tutto sotto controllo. Non vorremmo chiaramente perdere mai, ma anche nella gara con l'Udinese la squadra ha dimostrato di avere una sua identità". Sulla necessità di allargare la rosa dei titolari: "Alcuni giocatori non hanno avuto molte meno possibilità, è vero, ma per quanto mi riguarda ha sempre valore ciò che vedo ogni giorno in allenamento: tutti hanno grandissima voglia. Ho completa fiducia nei giocatori che alleno e gli stessi giocatori sentono fiducia tra loro. Lavoriamo come un gruppo forte".

"Fiducia nel mio gruppo: sono a posto così"

Sulla competitività della sua Inter, Spalletti ammette: "Se serve qualcosa di altro per restare su questi livelli? A me cosa serve ragionare così... Quando ho deciso di partire l'ho fatto perchè avevo fiducia nei miei calciatori, che possono completare tutte le mie esigenze. Se si vuole entrare nei discorsi di mercato, Sabatini e Ausilio, se ci sarà la possibilità la butteranno dentro come Icardi e Perisic. È una questione di vedere quelle che saranno le possibilità e i programmi. Facciamo parlare la proprietà. Io sono a posto così e sarà in questo modo fino al termine della stagione: i giocatori sanno che non hanno vie di fuga, loro hanno ammesso di ambire a determinati traguardi. Si va avanti con coerenza su quelli che sono stati i dialoghi interni allo spogliatoio. Bisogna comunque distinguere ciò che si dice dentro da ciò che si dice fuori: noi ci tiriamo indietro". Su eventuali richieste di giocatori desiderosi di partire a gennaio: "A me direttamente non sono arrivate. Nessuno si è lamentato di giocare poco o di voler andare via: preferisco lavorare con giocatori che dicono 'voglio vincere di più' piuttosto che 'voglio giocare di più'. Perisic, per esempio, quando si era creata una certa situazione aveva delle motivazioni giuste per poterlo dire, ma bisogna averne. Non possiamo tenerci il dubbio su ogni giocatore se vuole o meno andar via: alla fine vogliamo vincere il campionato. Non sento voci del genere parlando della Juventus: lì si parla di vittorie e noi dobbiamo essere orientati a ragionare in quella direzione. Poi è chiaro che Skriniar lo vogliano tutti...".

"Partite sotto le feste: servono stadi all'altezza!"

Sulle partite sotto le feste: “Penso che il problema sia un altro, non giocare vicino a Natale. Il problema è avere stadi e campi corretti, che le famiglia possano esprimere tutta la loro passione. Giocano ovunque in questo periodo, non vedo quale sia la differenza o il divieto. È chiaro che poi che giocare in una stagione differente potrebbe sì portare dei benefici, ma anche degli svantaggi nel caso di climi avversi. Se poi però ci sono stadi riscaldati, dove la gente sta comoda e ha voglia di vedere dello spettacolo si può allora giocare anche alle 12.30 del 25 dicembre". Tornando al mercato, l'allenatore nerazzurro chiarisce la situazione di Joao Mario: "A me Joao non ha mai detto nulla di preciso, ma così neanche Sabatini. Quando Joao Mario me lo verrà a dire è chiaro che gli risponderò. Lui è un giocatore forte dell'Inter e se mi confermerà di avere ripreso la condizione è chiaro che lo schiererò, perchè lui è uno di quelli che ci può dare le soluzioni per vincere le partite".

"Non ci saranno bugdet importanti da investire"

Sul fatto che la società ancora non abbia fatto chiarezza, Spalletti ammette: "Probabilmente la società ha la stessa volontà mia di rendere partecipi i propri tifosi. È chiaro che ci sono dei tempi per poter dire delle cose e ora si preparerà il programma da attaccare come una locandina per fare vedere le cose che faremo. Questi colori così forti devono essere coinvolti. I tifosi non vanno gestiti, vanno coinvolti. Così siamo ancora più forti". E ancora: "Siamo partiti con delle previsioni e delle possibilità e poi abbiamo dovuto sterzare, ma non bisogna tirarsi indietro coi primi problemi. Dobbiamo essere tutti parte dei problemi e delle soluzioni. Ci prendiamo anche i problemi e bisogna saperci convivere. Tutto quello che troveremo davanti andremo ad affrontarlo, poi da ultimo si faranno le dovute considerazioni su tutto. So benissimo che la società può avere delle ambizioni e dei limiti per le regole e di volta in volta si prende in esame tutto. Ho sentito dire che il punto è questo, ho detto di far parlare la società. Non ci saranno budget importanti da investire, si sta attenti a fare ognuno il meglio. Cerchiamo di tirare fuori il massimo, consapevoli di avere una forza che è la base per arrivare dove vogliamo arrivare. Già ci possiamo arrivare lì, poi conta quella palla al balzo che Ausilio e Sabatini non hanno ancora calciato, ma saranno bravi a farlo".

"Col Sassuolo faremo una grande prestazione"

Sul finire della conferenza anche un ritorno alla sconfitta con l'Udinese: "Succede anche a squadre fortissime di perdere. La Juve ne ha perse un paio, può risuccedere di perdere delle partite, ma io vedo le qualità corrette", ha continuato Spalletti. "Niente nel primo tempo mi lasciava pensare a una sconfitta. Abbiamo sbagliato delle valutazioni sulla linea difensiva che finora non erano capitate, ora abbiamo lavorato e non ricapiteranno. Sono tranquillissimo, ogni partita va lottata. Le caratteristiche per costruirsi una vittoria ci sono tutte sia come qualità che come modo di lavorare che come mentalità forte. È una squadra interessante e intrigante quella dell’Inter. Gli abbiamo fatto delle richieste di fatica per raggiungere degli obiettivi e nell’allenamento li hanno centrati tutti. Secondo me faremo una grande prestazione", ha concluso.