Capello al Club: "Nessuno come la Juve, Roma da scudetto. Pjanic ricorda Pirlo" E su Dybala...

Serie A

Fabio Capello a Sky Calcio Club ha parlato della vittoria della Juventus sulla Roma: "Nessuno con la voglia di vincere dei bianconeri, ma la Roma può essere da scudetto se gioca come negli ultimi 25 minuti". Dybala? "Fuori forma", mentre "Pjanic è l'unico che ricorda Pirlo"

LE PAGELLE DI JUVENTUS-ROMA

CLICCA QUI PER RISULTATI E CLASSIFICA DI SERIE A

Nel posticipo della 18^ giornata di Serie A la Juventus h battuto la Roma, rimanendo a -1 dal Napoli capolista e dando prova di una nuova dimostrazione di forza, specie nei big match. Deicide un gol dell’ex Benatia. Durante Sky Calcio Club Fabio Capello ha analizzato la partita sotto molti aspetti: dalla potenza della Juve all’ottimo finale di partita della Roma, insieme anche a qualche aneddoto e a un divertente siparietto con Max Allegri.

Nessuno come la Juve

Si parte da qui, dalla forza bianconera. Quella che ancora una volta ha avuto la meglio sulla rivale: “Quando la Juventus è in campo tutti i giocatori sono sempre in partita. È difficile che ci sia qualcuno di loro che non lo sia: è questa la forza della squadra. Ci sono tanti giocatori che ti trasmettono voglia di fare, determinazione. Le altre squadre giocano bene, sicuramente c’è tanto impegno anche da parte loro, non puoi certo sgridarli, però non c’è quella voglia di vincere che c’è nella Juventus. In alcune squadre che ho allenato la vedevo questa determinazione, e anche in giornate negative c’era quella voglia di andare a fare il risultato. Ma anche la Roma nel finale ha avuto questo atteggiamento”.

Pjanic come Pirlo

Determinazione, certo, ma anche uomini capaci di essere decisivi, sempre. Passa inevitabilmente anche da loro la vittoria bianconera. “Quando hai un giocatore come Pjanic è tutto più semplice - dice Capello - è uno che quando riceve la palla dribbla, si muove bene, ha grande tecnica. È l’unico giocatore che ricorda un po’ Pirlo. È per questo che Allegri ha voluto portarlo alla Juventus. Con i due mediani accanto e tutto l‘aiuto del centrocampo è migliorato molto in un’annata”.

Roma, difesa a zona e doppio attaccante

La partita, alla fine, è stata decisa da un calcio piazzato, con la zampata decisiva di Benatia. In collegamento con Di Francesco Capello torna sulla marcatura durante il calcio d’angolo da cui è nato il gol: “Come mai non hai messo Dzeko a zona davanti alla porta, invece che sul primo palo?” - chiede all’allenatore della Roma. Risposta di Difra: “Abbiamo sempre marcato così e non abbiamo mai preso gol, non volevo cambiare. C’è da dire che i due centrali sono stati piuttosto ingenui nella marcatura”. Commenta dunque ancora Capello: “La Juventus fisicamente è molto forte, quando marchi a uomo basta un blocco e possono liberarsi. Quella zona è molto pericolosa, e molto difficile da difendere”. Infine, altra domanda sui giallorossi, e sull’ottimo finale che poteva portare al pari: “L’idea doppio attaccante, soprattutto visti i problemi realizzativi, ti era venuta anche per iniziare la partita?”. Risponde ancora Di Francesco: “Abbiamo creato sempre tanto anche col 4-3-3, e non volevo cambiare il modo di giocare della squadra, ma il 4-2-4 è sempre una soluzione valida”

Giallorossi da scudetto

È vero, è stata un’ottima Roma nel finale, con quella palla gol divorata da Schick che poteva consegnare il pari alla squadra di Di Francesco. Devono ripartire proprio da qui i giallorossi, dice Capello, perché anche da una sconfitta si possono capire molte cose: “Quando allenavo la Roma capii che vincemmo lo scudetto proprio dopo una partita persa contro il Milan a San Siro (3-2, il 21 gennaio 2001, ndr). Quella volta rientrai negli spogliatoio e dissi ai miei calciatori che avremmo vinto il campionato. Certo, in quel momento mi guardarono tutti come fossi un matto, ma poi andò davvero così. Io credo che, da come ha giocato la Roma negli ultimi 25 minuti, Di Francesco possa trarre conclusioni altamente positive, e far capire ai giocatori che, giocando in questa maniera, possono battere chiunque”.

Dybala? Fuori condizione

Dunque ritorno sulla Juventus, e su Dybala, il grande escluso del big match di ieri sera: “Lui potrà giocare quando ritroverà la condizione fisica che aveva lo scorso anno. Purtroppo quando non sei in forma puoi anche essere il più bravo di tutti, ma non c’è niente da fare, in Italia marcano tutti molto stretto, ti pressano e se non sei in condizione perdi la palla. E in questo momento la Juventus ha ritrovato una certa fisicità che lui non ha ancora. Sarà pronto in futuro”.

Siparietto con Allegri

Così Capello su Dybala, certo, ma una spiegazione poi la chiede direttamente ad Allegri, aprendo un divertente siparietto post partita: “Khedira era un po’ stanco, nel finale Dybala proprio non poteva entrare?” - chiede Capello. Al Club ridono quindi tutti, perché la solita domanda sulla presenza o meno dell’argentino in campo viene fatta fare proprio da Capello, con cui Allegri certo non si arrabbierà. “Khedira era stanco è vero - conferma poi Allegri - avevo anche pensato a mettere Dybala per Higuain, ma alla fine ho cambio idea”.