Il capitano del Napoli si è raccontato in esclusiva a Sky Sport 24 spaziando tra vari argomenti. Da Sarri, ai tatuaggi, passando per la lotta scudetto e per il record di gol soffiato a Maradona: "Essere il bomber della storia di una società è una grande cosa. La crisi di Mertens? Si sbloccherà presto"
L'uomo della storia del Napoli. 116 gol, più di tutti, anche di Diego Armando Maradona. Un record cercato e raggiunto contro la Sampdoria, il bomber degli azzurri è Marek Hamsik. Il centrocampista slovacco, perno del 4-3-3 di Maurizio Sarri, si è raccontato in esclusiva su Sky Sport 24 parlando sia di calcio che di tatuaggi. Partendo dal classico bagno di Natale in casa Napoli: "L’acqua è fredda ma ci siamo divertiti, è due o tre anni che lo facciamo come augurio di Natale. Ho rivisto i video dei cori del San Paolo ed è stato emozionante, in campo pensi alla palla e alla partita, sei concentrato. Sentire il mio nome urlato da tutto lo stadio è bello, molto bello".
Poi un pensiero sul record stesso: "Essere il bomber della storia di una società è una grande cosa, bellissima per un giocatore: sono contento di averlo potuto fare al Napoli che è una società a cui tengo tanto. Maradona? Mi ha mandato un messaggio e lo ringrazio per il tweet. Ho in mente qualcosa per lui ma non lo dico".
116 gol
La voglia di gol nonostante il ruolo "arretrato" non è mai cambiata. Dall'esordio ad oggi, 116 reti azzurre. Una riflessione su quelle già messe a segno è d'obbligo: "Ho fatto gol importanti, ce ne sono tanti: Juventus, Milan, il primo con la Sampdoria. Ormai siamo insieme da tre anni, è cambiato pochissimo, mentre il modo di giocare è lo stesso. Questo ci rafforza ogni settimana, ci dà forza. Stiamo migliorando sempre, è arrivato il momento di raccogliere qualche frutto. Ci sono sempre cose da imparare, per ora non dobbiamo sbagliare partite come quella di venerdì, che tutti dicono essere facile ma non lo sarà, dobbiamo portare a casa i tre punti. Sarri è un malato di calcio, vive di calcio 24 ore al giorno, è innamorato e ci trasmette la sua passione".
Il momento di Mertens
Si arriva al belga, compagno di squadra e assistman dei due gol della storia di Marek Hamsik: a Torino per il gol numero 115, in casa con la Sampdoria per la rete 116: "Ci sono passato anche io, però nelle ultime partite è andato vicino al gol, sfortunatamente non è riuscito a segnare. Sicuramente arriverà al gol, speriamo che si sblocchi venerdì ritornando quel bomber che era".
Il titolo d'inverno
"Non significa niente essere campioni di inverno, conta solo quello che arriva a maggio: non ci daranno una coppa. Il 2017 in un voto? È l’anno in cui abbiamo fatto più punti di tutti, manca solo un titolo altrimenti avrei dato un 10. Speriamo che il 2018 sia l’anno giusto. Mi voglio godere questi anni da calciatore, poi voglio dedicarmi a viaggiare per un paio di anni, vedere qualche città e posti di mare, poi dedicarmi alla mia scuola calcio in Slovacchia. Mi piace giocare a Natale, meglio di avere soste. Scudetto? Siamo in quattro là, sarà lotta a quattro. Speriamo che la classifica si accorci o si allunghi, vedremo più avanti chi sarà in alto. Saranno importanti queste due prossime partite visto che abbiamo un calendario abbastanza favorevole e dobbiamo sfruttarlo al massimo. Come mi hanno fatto sentire i tifosi qua a Napoli è incredibile, sono contento di questo. Ho capito subito come è la piazza, molto calda: il primo giorno qua ci fu una piccola contestazione con mille tifosi, ho incontrato il Napoli in Serie B con 60 mila persone allo stadio. Ho capito subito che ci tenevo tanto a portare in alto questa squadra. Mi piace come giochiamo, un calcio che diverte e fa divertire noi dentro. Con Insigne e Ghoulam a sinistra ci troviamo benissimo. La vittoria si può raggiungere con bellezza e concretezza, con bellezza è meglio. Sapete tutto di me, sicuramente arriverà un tatuaggio. Vorrei tatuarmi qualcosa a fine maggio, vediamo se si realizza. Il napoletano? Lo capisco bene ma non lo parlo nello stesso modo.