Serie A: Napoli, la capolista vola. E ora aspetta il vero Mertens

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Massimo Ugolini

Azzurri primi in classifica, spinti anche dal risveglio del capitano Hamsik e dalla solidità difensiva. Chi deve recuperare energie è invece il belga Dries Mertens, implacabile nelle prime 11 giornate prima del black-out nelle 9 successive

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Vola il Napoli primo in classifica, ancora a terra l'uomo che nella prima parte del girone di andata ha fatto la differenza. È la singolare storia di Dries Mertens, implacabile nelle prime 11 partite di campionato, irriconoscibile almeno per la produzione offensiva nelle successive nove. Perché fino alla gara con il Sassuolo il rendimento del belga era paragonabile a quello dei grandi attaccanti europei. 11 partite, 10, gol, 2 assist, 22 tiri nella specchio e 22 dribbling riusciti. Inarrestabile come le ambizioni del napoli che proprio sul tridente offensivo stava costruendo le proprie fortune.

Poi il buio, almeno per Dries, non certo per gli azzurri sostenuti nella corsa scudetto dal risveglio di Hamsik e dalla solidità difensiva, in grado di sopperire al calo di rendimento del tridente, soprattutto di Mertens appunto. Nelle ultime nove, invece, zero gol, 4 assist (unico dato migliorato) ma solo 7 tiri nello specchio e 7 dribbling. Numeri di una crisi che non ha tolto il sorriso al giocatore e neanche la maglia di titolare ci mancherebbe perché la stima del suo inventore nel ruolo di prima punta -Maurizio Sarri- non è mai venuta meno.

In questo lasso di tempo solo due gol uno in Champions l'altro in Coppa Italia. Tra motivi del calo l'infortunio di Milik e la mancanza di turnover senza dimenticare che la fortuna in almeno tre occasioni non lo ha aiutato ma per puntare allo scudetto il Napoli ha bisogno di ritrovare il giocatore ammirato in Autunno. Il mercato potrà dare una mano per consentire una rotazione senza far scadere il tasso tecnico del tridente ma forse più di ogni altra cosa ad aiutare Dries potranno essere i giorni di riposo che sta passando alle Maldive. Chiosa forse le uniche vacanze che Sarri ha concesso senza storcere la bocca.