Genoa, Ballardini: "Non mi aspettavo questo percorso, non ci fermiamo"

Serie A
Davide Ballardini, allenatore del Genoa (fonte Getty)
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L'allenatore rossoblù dopo la vittoria contro il Sassuolo: "Non mi aspettavo questo rendimento, ma non dobbiamo fermarci. Il Sassuolo è una squadra con ambizioni, non era facile vincere. Bravo Galabinov, Perin portiere di livello mondiale. Paura per Lapadula"

Un colpo di testa da tre punti, Galabinov decisivo con il suo gol. E Genoa che ottiene una vittoria fondamentale in chiave salvezza, Sassuolo battuto a Marassi ed agganciato in classifica a quota 21 punti. Contento del rendimento della sua squadra Davide Ballardini: "Non avrei mai pensato di fare questo percorso – ha dichiarato l'allenatore rossoblù -C’è sicuramente ancora molto da fare e si può giocare meglio, quindi non dobbiamo fermarci. Abbiamo giocato contro una squadra con calciatori che giocano insieme da anni. È da tanto tempo che fanno dei campionati soddisfacenti. Addirittura due anni fa erano andati in Europa League, quindi è una squadra con dei giocatori che si conoscono a memoria e giocano a memoria. Era difficilissima e il Genoa è sempre stato lì e con delle difficoltà e con soddisfazioni abbiamo vinto. Il Sassuolo nelle ultime quattro partite ha fatto dieci punti, quindi è una squadra che centra poco con la classifica che ha. L’hanno dimostrato anche oggi, perchè sono una società che ha ambizioni importanti. Era difficile, perchè hanno degli ottimi giocatori e se concedi loro un po’ di spazio ti possono fare molto male".

"Bravo Galabinov, Perin ha spessore mondiale"

Sui singoli: "Oggi Galabinov ha fatto un gran gol dopo tanto tempo che non giocava. È entrato ed è stato bravissimo, quindi questo è un esempio che abbiamo in rosa tutti ragazzi seri che quando c’è bisogno si fanno trovare. È un ragazzo con delle qualità che nella nostra rosa nessuno ha e ha dimostrato di voler fare bene qui. Perin è un portiere di spessore non italiano, ma europeo o mondiale. È un ragazzo che ha qualità straordinarie, è un talento puro nel suo ruolo, ce ne sono pochi al mondo e abbiamo la fortuna di averlo. Lazovic è un giocatore che si esprime meglio dal centrocampo in avanti. Nella sua metà campo subisce l’avversario, mentre dalla metà campo in avanti ha delle qualità con cui può mettere in difficoltà chiunque. Lapadula mi ha spaventato. Aveva il viso da una parte e il naso dall’altra, però voleva stare in campo e voleva esserci".