Serie A, Milan e Inter disdicono il contratto M-I Stadio per la gestione di San Siro. Tutta la vicenda

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Dopo il Milan, che ha disdetto l'accordo con M-I Stadio Srl, società che si occupa della gestione di San Siro sulla base di un'intesa a tre, analoga azione è stata intrapresa dall'Inter. L'obiettivo è rivedere l'intesa ma non lasciare l'impianto 

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Stadio di San Siro, nuovo atto. Una vicenda che nelle ultime ore è tornata a tenere banco dopo la decisione del Milan di disdire il contratto con M-I Stadio Srl, società che, in virtù a un accordo a tre - tecnicamente joint venture - stipulato anche con l'Inter, si occupa della gestione dell'impianto. Questo accordo, in assenza di disdette comunicate entro dicembre (sua cessazione naturale), prevede un automatico rinnovo. Il Milan, però, ha fatto una scelta diversa, con l'Inter che ha nelle ultime ore intrapreso un'azione analoga. Qui, in 3 punti, vi spieghiamo cosa è successo e cosa, invece, potrebbe accadere nei prossimi mesi.

1. Perché il Milan ha deciso di recedere?

La volontà della società rossonera è quella d'incontrare M-I Stadio e Inter nei prossimi 6 mesi e rivedere così i termini per la gestione di San Siro, cercando, è scontato dirlo, condizioni migliori rispetto a quelle attuali. Il contratto con M-I, intanto, ha durata fino al 30 giugno 2018.

2. Una scelta da non fraintendere

La scelta del Milan non va interpretata come la volontà di andare via da San Siro. Questa posizione era stata chiarita nella giornata di martedì, replicando alle parole di Giuseppe Sala, sindaco di Milano: "Non abbiamo mai manifestato il desiderio di lasciare San Siro". Subito dopo è arrivata anche la replica del primo cittadino: "Prendo atto, ma quando investirete?". 

3. La mossa dell'Inter

Come detto, anche l'Inter ha deciso di percorrere la stessa strada del Milan. E' verosimile immaginare, infatti, che la mossa rossonera non sia andata a genio al club nerazzurro. Innanzitutto per le ripercussioni economiche che ci sarebbero potrute essere in attesa di un piano alternativo; conseguenze relative l'operatività di M-I Stadio, sia per lo svolgimento di attività sportive che extra-sportive nell'impianto. In tal senso, secondo Calcio e Finanza, l'amministratore delegato nerazzurro Alessandro Antonello, aveva invitato le controparti ad organizzare un incontro.