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Roma, Di Francesco: "Non esiste un caso Nainggolan, titolare con l'Inter"

Serie A

L'allenatore ha parlato della difficile situazione della Roma, sottolineando come sia importante risalire la china dopo gli ultimi risultati negativi. Su Nainggolan poi la chiosa: "Non esiste nessun caso"

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Momento delicato, situazione difficile per la Roma che lavora per uscire dal tunnel in cui è entrata da qualche settimana a questa parte. I cattivi risultati e il caso Nainggolan hanno reso difficile l’ambiente in casa giallorossa, anche se Di Francesco prova a gettare acqua sul fuoco. Presente alla alla mostra Pitti immagine uomo, dove era ospite allo stand Ferrante, l’allenatore della Roma ha parlato del momento della squadra, spegnendo subito le voci su un eventuale caso Nainggolan: "Non c'è nessun caso Nainggolan, delle volte si parla senza conoscere la situazione. Non convocarlo è stata una decisione etico morale, ma il ragazzo ha capito e giocherà titolare contro l'Inter. Preferisco concentrarmi sul campo, dove dovremo lavorare con positività. Non ho niente da rimproverare ai miei ragazzi, escluso il primo tempo contro l'Atalanta, dove la squadra e il suo allenatore non sono stati all'altezza".

"Noi non ancora da scudetto"

Di Francesco poi sottolinea un concetto importante: "La Roma non ha ancora dimostrato di essere una squadra da scudetto. Abbiamo una classifica buona, che è peggiorata nelle ultime settimane ma che ci vede con una partita in meno. Lotteremo per migliorare il nostro piazzamento e per portare avanti il discorso Champions".

Capitolo mercato

"Mercato? Non devo parlarne io, il mio compito è fare l'allenatore – continua l’allenatore della Roma - non ho parlato con Pallotta, perché da quando sono arrivato il mio unico referente è stato Monchi. Vediamo cosa accadrà. Schick primo acquisto? Secondo me lo abbiamo preso molto prima. È un ragazzo con grandi potenzialità, che va aspettato. Riporto sempre l'esempio di Damiano Tommasi, che una volta ha dovuto aspettare la polizia per uscire da Trigoria. Poi è diventato l'idolo della gente".

"Non useremo sempre il 4-3-3"

Infine non poteva mancare la chiosa sul capitolo modulo: "Io credo che sia meno importante dell'aspetto psicologico. Fino a qualche settimana fa il 4-3-3 era perfetto, adesso sono tutti a denigrarlo. Sicuramente sono aperto a qualsiasi tipo di modifica, non useremo sempre quello".