Cairo: "Da Italia-Svezia nessun progresso, Lotito non è credibile. Sinisa? Potevo cacciarlo prima"

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Il presidente del Torino sulle prossime elezioni Federali: "Non si sono fatti grandi passi in avanti. Lotito non sarebbe una candidatura credibile, non rappresenterebbe il nuovo. Tommasi? Lo stimo, ma non lo voterei. Non si può governare con il 51%"

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Una situazione di stallo o quasi, non si può registrare infatti nessun significativo passo in avanti per quel che riguarda il ricambio ai vertici federali. "Da Italia-Svezia non si sono fatti grandi passi avanti. Per quel che riguarda noi in Lega dovremo nominare i nostri organi di governo, il presidente e l'amministratore delegato che dovrebbe gestire la Lega e fare qualcosa di nuovo per il calcio italiano, renderlo appetibile anche all'estero, aumentando il fatturato che ci permetterebbe di fare investimenti. Manca ancora l'indicazione del presidente, dovremo dare una spinta veloce e fare un grande passo avanti”, parla così ai microfoni di Radio 24 il presidente del Torino Urbano Cairo.

"Lotito non sarebbe una candidatura credibile. Tommasi? Lo stimo ma non lo voterei"

Cairo ha poi proseguito: "Preziosi ha detto che Lotito sarebbe l'ideale? Secondo me no e l'ho detto chiaramente nell'assemblea di venerdì. L'ho detto direttamente a lui, gli ho detto che è bravo a fare l'imprenditore, il presidente della sua squadra, ma qui servono persone diverse per gestire il bene comune. Non è una candidatura credibile ,non rappresenterebbe il nuovo. Tommasi? L'ho incontrato così come gli altri venerdì in Lega, lo stimo, è un ragazzo serio, ha le idee chiare ma non credo lo voterei. Un ex calciatore? Se ha quelle qualità manageriali lo voterei subito, non ho pregiudizi. Sicuramente non si può governare con il 51%, il presidente deve avere la capacità politica di unire le varie componenti. Da qui all'elezione del 29 abbiamo ancora due settimane, oggi i candidati sono tre, potrebbero essere quattro o magari qualcuno poi ritirerà la propria candidatura per sostenere la persona ritenuta giusta", ha aggiunto il presidente del Torino.

"C'è confusione, ma il rinnovamento parte da momenti come questo"

"Se la Lega si sistema al suo interno tutto questo aiuterebbe moltissimo il governo del calcio. Si potrebbe fare entro la fine del mese. Si candidano tutti? Siamo in un momento di confusione, ma a volte nascono momenti di rinnovamento proprio quando si tocca il fondo come adesso. Ci sono persone valide che possono fare bene, sicuramente sarà  un lavoro impegnativo, ma questo si fa passo passo, lavorando giorno per giorno, come ho fatto io nel rilancio di aziende che stavano andando male. Alle volte le persone giuste ci sono ma vanno gestite bene, io sono sempre molto ottimista. Dispiace che il nostro calcio non vada ai mondiali, ma il nostro in questo momento è il campionato più divertente in Europa", ha aggiunto Cairo.

Cairo su Mihajlovic: "Avrei potuto esonerarlo due mesi prima, dovrebbe ringraziarmi"

Il presidente del Torino ha poi parlato delle vicende sul suo club, tornando sull’esonero di Mihajlovic. "Con lui c'era un buon rapporto personale, capisco che poteva avere il desiderio che lo chiamassi per comunicargli l’esonero. Però aveva un rapporto anche migliore con Petrachi ed è stato giusto che fosse il direttore sportivo a comunicare l’esonero. Secondo me Sinisa è una persona seria e per bene, e per questo penso che piuttosto che fare altri tipi di rimostranze avrebbe potuto dire che Cairo avrebbe potuto esonerarlo due mesi prima e non l'ha fatto". Cairo poi aggiunge: "La gestione di Miha non è stata soddisfacente. Se uno ha una squadra forte ed è stata riconosciuta migliore rispetto a quella della scorsa stagione, non può fare quattro punti in meno. Se un allenatore sa schierare la squadra, sicuramente non consegue questo tipo di risultati. L'ho difeso per un anno e mezzo di fila. Avrei potuto esonerarlo dopo la partita contro la Fiorentina e non l'ho fatto, credo debba ringraziarmi per questo”.