Serie A, la classifica dei fatturati: Juventus stabile, Inter top, Milan flop
Serie ADeloitte ha stilato la nuova "Football Money League", la classifica dei ricavi dei club europei sui fatturati della stagione 2016/2017. In testa c'è il Manchester United (676,3 milioni) davanti a Real Madrid e al Barcellona. La migliore squadra italiana è la Juventus (10^). Inter 15^, con un aumento di ricavi del 137%. Napoli 19°, Milan 22°, Roma al 24° posto
Se in campionato il Napoli è rimasto capolista dopo la vittoria contro l’Atalanta, c’è un’altra classifica in cui la Juventus è davanti a tutte le altre squadre di Serie A. Si tratta della “Football Money League”, la classifica dei ricavi dei club europei stilata da Deloitte sui fatturati della stagione 2016/2017. Il Manchester United domina la classifica (nonostante la flessione della sterlina rispetto all’euro), con un fatturato di 676,3 milioni, davanti al Real Madrid, secondo con 674,6 milioni. Terzo gradino del podio per il Barcellona (648,3 milioni). Prendendo in considerazione solo i club italiani, la squadra con i ricavi migliori è la Juventus. Nella stagione 2016/2017 i bianconeri hanno incassato 405,7 milioni, piazzandosi al 10° posto della Money League. Posizione invariata per la società di Agnelli rispetto alla stagione precedente (2015/2016), nonostante l’aumento di incassi del 20%: mantiene saldo il 10° posto da quattro anni consecutivi. Notevole passo avanti invece dell’Inter, che sale dalla 19esima alla 15esima posizione. L’Inter può vantare un fatturato in aumento: 262,1 milioni rispetto ai 179,2 milioni della stagione precedente. L’aumento di ricavi dei nerazzurri è notevole, pari al 137%, quantificabile in 75,2 milioni di euro e dovuto sostanzialmente all’acquisizione della società da parte del gruppo Suning nel giugno 2016. Novità importante per il calcio italiano nella top 20 della Money League: al 19esimo posto si piazza il Napoli con un fatturato di 200,7 milioni. Una risalita di 11 posizioni per la società di De Laurentiis, dovuta soprattutto agli introiti derivati dai diritti tv della Champions League, con un fatturato in crescita del 51% rispetto alla stagione precedente.
Milan e Roma, fatturati in calo
Se da una parte il calcio italiano può esultare per l’ingresso del Napoli tra le 20 migliori squadre della Money League, dall’altra bisogna prendere atto dell’esclusione dalla top 20 del Milan e della Roma. La situazione del Milan è la più rilevante: i rossoneri erano stati sempre presenti nella top 20 della Money League in ogni edizione fino al 2012/13 incluso. Adesso si ritrovano esclusi, rilegati alla 22esima posizione con un fatturato di 191,7 milioni (l’anno scorso erano al 16esimo posto con 214,6 milioni, in totale hanno perso 6 posizioni). Discesa in classifica ancor peggiore per la Roma, che paga la mancata qualificazione alla fase a gironi della Champions League nella stagione 2016/2017. Il risultato è la 24esima posizione nella Money League con un fatturato di 171,8 milioni, con un crollo di 9 posizioni. Il prossimo anno i giallorossi dovrebbero comunque tornare facilmente tra le prime 20 posizioni, avendo già raggiunto gli ottavi di Champions League da prima del girone.
Il dominio delle inglesi
Dando un’occhiata più "europea" alla top 20 della Money League, possiamo notare l’assoluto dominio del calcio inglese: sono presenti 10 squadre inglesi (in ordine di classifica: Manchester United, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Tottenham, Leicester, West Ham, Southampton, Everton), 3 spagnole (Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid), 3 tedesche (Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Schalke 04), 3 italiane (Juventus, Inter, Napoli), 1 francese (Psg). Questa super selezione dei 20 club con i fatturati più alti del mondo ha generato ricavi per 7,9 miliardi (+6% rispetto all’anno precedente). Il Manchester United si conferma il club con i ricavi più alti per il secondo anno consecutivo.
Le entrate dei club
Per la prima volta la somma dei ricavi dei primi tre club della Money League hanno toccato quota 2 miliardi di euro, dato superiore al fatturato totale delle 11 squadre tra la 20esima e la 30esima posizione. Per quanto riguarda la tipologia delle entrate, i diritti tv costituiscono la principale fonte di guadagno per i club della top 20 con il 45%, rispetto alle entrate commerciali (38%) e ai ricavi dello stadio (17%).