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Benatia: "L'atteggiamento a inizio anno non era da Juve. Ora siamo cresciuti"

Serie A

Il difensore marocchino spiega ai microfoni di Sky Sport dove nasce la crescita dei bianconeri nell'ultimo periodo: "Il problema non erano le cessioni, ma il nostro atteggiamento. In Serie A non puoi permetterti di difendere con soli 4-5 uomini. Il Chievo? Attraversa un periodo difficile, ma sarà una battaglia"

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"Perché a inizio stagione prendevano tanti gol? Le cessioni di Bonucci e Dani Alves non centrano, il problema era il nostro atteggiamento". Mehdi Benatia svela le difficoltà della Juve a inizio campionato e la ricetta che ha permesso ai bianconeri di ritrovare solidità, come dimostra la sola rete subita nelle ultime 12 partite. "La scorsa stagione è stata spettacolare, abbiamo vinto quasi tutto, perdendo solo la finale di Champions. Per tutto il resto abbiamo fatto grandi cose - spiega il difensore ai microfoni di Sky Sport -. Dopo è sempre più difficile ripartire, basta vedere il Real che ha vinto tutto e adesso sta accusando difficoltà perché c'è meno voglia di sudare insieme, di fare fatica. Un campionato come quello italiano non ti permette di difendere solo con 4-5 persone, avevamo bisogno di ritrovare un certo atteggiamento. Il mister ha saputo trovare le parole giuste per far sì che la squadra tornasse forte come era sempre stata. È stata la forza della Juve per tanti anni, non per caso ha vinto 6 scudetti. Adesso siamo più compatti, c'è un gran lavoro da parte di tutti e si vede anche nei risultati". Crescita globale, ma anche individuale perché Benatia è stato uno degli artefici della rinascita bianconera: "Ora sto bene, ho avuto un po' di ferie e ne ho approfittato per ricaricare le batterie - afferma il centrale marocchino -. Ho lavorato bene, abbiamo fatto 10 giorni con grande intensità e tanto lavoro. Ora ho più continuità, sto giocando quasi sempre ed è un periodo molto positivo. Era questo che mi serviva. L'anno scorso non ho mai avuto la possibilità di fare tre partite di fila, o per infortunio o perché non meritavo di giocare. Per un giocatore come me giocare una o due partite e poi stare fermo per altre tre-quattro è sempre più difficile, invece quando ho avuto la fortuna di giocare con più continuità e prendere ritmo ho fatto sempre bene, come all'Udinese o alla Roma. Purtroppo al Bayern ho avuto mille infortuni, è stato tutto più difficile. Quando ho la fortuna di giocare cerco di dare sempre il massimo".

"Sbagliato sottovalutare il Chievo. Tottenham? Se vuoi arrivare in finale devi batterle tutte"

Benatia analizza poi il prossimo avversario della Juve in Serie A, il Chievo, con il difensore che ci tiene a tenere tutti in guardia: "Giocare a Verona è sempre difficile. Non è come giocare in casa contro la Roma e l'Inter, dove il mister non ha bisogno neanche di parlare perché le motivazioni vengono da sé. Il Chievo è in un periodo difficile, magari pensi che sarà facile ma in realtà non sarà così. Sarà una battaglia e bisogna essere pronti alla sfida dal punto di vista fisico e mentale". Il marocchino, nonostante i recenti risultati, non crede che la corsa scudetto sia ormai un affare tra i bianconeri e il Napoli: "È un po' presto per dirlo - spiega Benatia -. C'è anche la Lazio che sta facendo bene, l'Inter che è sempre lì e la Roma, anche se sta perdendo un po' di punti ultimamente. Sarà difficile fino alla fine. Adesso guardiamo il Napoli che è davanti in classifica e dobbiamo fare di tutto per esserci noi a fine anno". Dal campionato il discorso passa poi alla Champions: "Il Tottenham personalmente lo guardo perché mi piace seguire la Premier League - aggiunge -. È una squadra che da 2-3 anni sta facendo molto bene, ha giocatori di grandissima qualità. Noi sappiamo dall'inizio che non era un sorteggio facile, ma quando hai l'obiettivo di andare in finale devi battere queste squadre".

"Szczesny? È un po' matto, ma è bravo. Al fianco di Buffon sta crescendo"

Il difensore classe '87 spiega anche i segreti di Szczesny, altro elemento fondamentale delle ultime settimane: "Come tutti i portieri è un po' matto, però è molto bravo - scherza Benatia -. È un portiere moderno, bravo anche con i piedi. Poi lavorare con uno come Buffon non è poco. Hanno anche un bellissimo rapporto fuori dal campo e questo lo aiuta a crescere. Quando Gigi deciderà di smettere potrà far vedere a tutti che è un grande portiere". Infine l'ex Roma e Bayern lascia un messaggio per il numero 1 della Juve che domenica compirà 40 anni: "Ne approfitto per fare gli auguri a Gigi, il mio capitano - conclude Benatia -. Per me sei un grandissimo, sono molto felice di vivere con te ogni giorno e di avere questi momenti nello spogliatoio. Sei una leggenda del calcio, siamo orgogliosi di te e siamo felici di averti. Auguro il meglio a te e alla tua famiglia".