Lazio, le cinque giornate di Milano: la stagione passa da San Siro

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La doppia sfida contro il Milan di San Siro, tra campionato e Coppa Italia, sarà per la Lazio una prova del nove circa il proprio futuro. Tra obiettivi stagionali, riflessioni e anche mercato: saranno cinque giornate (di Milano) fondamentali per la squadra di Simone Inzaghi   

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Da Milano a Milano. La Lazio riparte - dopo il recupero vinto 3-0 contro l’Udinese - da una doppia sfida e da una doppia trasferta, campionato e Coppa Italia. Sempre San Siro e sempre Milan, tutto nello spazio di cinque giorni: dall’avvicinamento al match con Immobile non convocato, fino alla semifinale di andata. È qui che la Lazio può iniziare a guardarsi meglio allo specchio e pensare concreatemene agli obiettivi della sua stagione. Tra campo e anche un po’ di mercato, saranno cinque giornate fondamentali.

Sabato di vigilia: l’assenza di Immobile

La principale preoccupazione di Simone Inzaghi in vista della prima, di due, trasferte a San Siro sarà sicuramente l’assenza Ciro Immobile. Il capocannoniere del campionato non è stato convocato, e potrebbe rientrare proprio per la Coppa Italia. Succede tutto intorno alla mezzora di Lazio-Chievo, giusto un weekend fa. L'attaccante biancoceleste calcia in porta e sente tirare, gesto immediato: cambio, e dentro Felipe Anderson. Senza di lui (uscito sul 2-1) la squadra ha fatto sei gol in una partita e mezzo, senza farlo rimpiangere. Vero, ma uno come lui in attacco non può che essere decisivo, sempre. 20 gol in campionato, uno ogni 80 minuti. Al pari di Cavani e dietro solo a Kane nella classifica per la Scarpa d’Oro. Lui, Immobile, che il record personale di gol lo ha fissato a quota 28, nel 2012 nel Pescara, ma in B. In Serie A, invece, 22 le reti col Torino nel 2013-14, che gli valsero il premio di marcatore dell’anno; anche se lui ne è certo e lo ha già detto chiaro e tondo: “Io capocannoniere? Baratterei molto volentieri il premio per la qualificazione in Champions”. Contro il Milan, per il traguardo ormai prefissato ci dovranno pensare i suoi compagni di squadra. 

Domenica di Serie A: l’obiettivo in campionato

Già, la qualificazione Champions. L’obiettivo non è forse mai stato realmente dichiarato a inizio anno, ma col passare del tempo è nato spontaneamente. La Lazio è lì, terza in classifica - certo, lontana dal treno di testa - ma a +3 sull’Inter, e soprattutto +5 sulla Roma che occupa, al momento, il posto di chi in Champions League, l’anno prossimo, non ci giocherà. La forza della squadra di Inzaghi passa inevitabilmente dall’attacco, che prese coscienza di sé proprio all’andata contro il Milan, con quei quattro gol rifilati a una squadra fin lì sempre vincente in stagione e ancora spinta da un mercato estivo eclatante. 56 reti, 23,6 la percentuale realizzativa di gol (primi in Serie A) e uno dei migliori attacchi di tutta Europa, dietro solo a corazzate come City o Psg. Certo, squadre però con un budget e un mercato completamente diverso. 

Lunedì di mercato: De Vrij firma? E Milinkovic piace a tutti

Il mercato stesso è ovviamente sempre uno dei temi caldi in un mese come gennaio. Archiviata la prima partita si può pensare allora, nella terza giornata di Milano, alle trattative. Il rinforzo già raggiunto si chiama Caceres, arrivato a colmare un vuoto difensivo che Inzaghi aspettava di riempire da mesi. Il tema difesa chiama però anche uno come Stefan de Vrij, in scadenza giungo 2018 e col rinnovo ancora in attesa: “Penso arriverà” - ha detto Inzaghi, a cui ha fatto eco anche lo stesso Tare. Per una delle pedine fondamentali di questa Lazio. Titolare sempre de Vrij, salvo a settembre contro il Verona per una piccola noia muscolare, e terzo uomo per minuti giocati in tutta la squadra. Vero, decisivo come anche lo è Sergej Milinkovic-Savic, altro desiderio di mercato, ma degli altri. Il serbo piace a mezza Europa, non è una novità, ma per proseguire nel progetto di crescita della squadra servirà sempre un talento come il suo. Oggi come in futuro. 

Martedì di analisi: la forza del centrocampo

Milinkovic-Savic si sta dimostrando devastante, vero. E proprio nelle due partite senza Ciro Immobile ci ha pensato tutto il centrocampo laziale a non far rimpiangere i suoi gol. Numeri e record per la squadra di Inzaghi, come - ad esempio - le 21 reti arrivate proprio dai centrocampisti: nessuno come loro in tutto il campionato. 9 sono invece i gol in stagione per Milinkovic, che è il secondo miglior marcatore della squadra alle spalle di Immobile. Terzo e quarto, invece, lo sono Luis Alberto (4 gol e 9 assist) e Marco Paolo (4 gol e 8 assist), e giocano tutti lì, in mezzo al campo. Diretti dal regista Lucas Leiva, integrato fin da subito nel gioco di Inzaghi. Vero, 0 gol e “solo” 2 assist in campionato per l’ex Liverpool, ma anche 17 occasioni da gol create in 20 partite, l’89% di passaggi riusciti, ma soprattutto: l’87,4% di passaggi riusciti nella metà campo avversaria (dati Opta), il quarto in tutta la Serie A alle spalle dei soli Matuidi, Borja Valero e Koulibaly. 

Mercoledì di coppa: fino alla finale

Le cinque giornate di Milano della Lazio si concluderanno dunque ancora a San Siro, in quella che sarà, però, soltanto l’andata delle semifinali di Coppa Italia. In più i biancocelesti scenderanno in campo anche in Europa League nei sedicesimi di finale a metà febbraio, contro la Steaua Bucarest, e con tutti i numeri di questa squadra un traguardo europeo non sembra affatto impossibile. Doppio traguardo, a dirla tutta, perché se è vero che la vetta della Serie A è praticamente impossibile da raggiungere, le due coppe sono obiettivi reali e concreti. Un trofeo (oppure due) da mettere in bacheca, perché dopo la Supercoppa di agosto - già vinta quest’anno contro la Juventus - la Lazio sembra non voler smettere di abituarsi a vincere.