Lunedì 29 gennaio 2018, un giorno storico per il calcio italiano: a Fiumicino si elegge il nuovo presidente federale che succederà a Carlo Tavecchio. In corsa 3 candidati. Gabriele Gravina, Cosimo Sibilia e Damiano Tommasi. Le biografie dei tre candidati e le procedure di voto. Una giornata che seguiremo con una maratona in diretta su Sky Sport 24 e skysport.it
ELEZIONI FIGC: I PROGRAMMI DEI CANDIDATI
L'Assemblea elettiva della Federcalcio si svolgerà questo lunedi 29 Gennaio all'Hotel Hilton di Fiumicino (Roma) in prima convocazione alle 9.30 e seconda convocazione alle 11.30. Il Presidente della Federcalcio verrà eletto da 275 delegati aventi diritto al voto in rappresentanza delle sette componenti federali: lega serie A, lega serie B, Associazione italiana calciatori, associazione italiana allenatori, Lega Pro, Lega Nazionale dilettanti e associazione italiana arbitri. Ogni componente ha un numero di delegati diverso e anche un peso diverso in percentuale. Ai fini del calcolo delle maggioranze assembleari il complesso dei voti spettanti ai Delegati é pari a 516 voti. Al voto di ciascuno dei delegati é attribuita la seguente ponderazione
- Delegati Serie A: 3,09
- Delegati Serie B: 1,23
- Delegati Lega Pro: 1,46
- Delegati LND: 1,95
- Delegati AIC: 1,98
- Delegati AIAC: 1,98
- Delegati AIA: 1,15
LA TORTA ELETTORALE
- Lega Nazionale Dilettanti: 90 delegati (34%)
- Assocalciatori: 52 delegati (20%)
- Lega Pro: 56 delegati (17%)
- Lega serie A: 20 delegati (12%)
- Assoallenatori: 26 delegati (10%)
- Lega serie B: 22 delegati (5%)
- Associazione italiana arbitri: 9 delegati (2%)
IL SISTEMA DI VOTO
Il voto é segreto. Per essere eletto un candidato deve riportare la maggioranza dei tre quarti dei voti validamente espressi al primo scrutinio (75%) o al secondo scrutinio con la maggioranza di due terzi (66%), o al terzo con il 50%+1. Senza maggioranza dopo il terzo scrutinio si procede al ballottaggio tra i due candidati che abbiano riportato la percentuale più alta dei voti dopo il terzo scrutinio. Al quarto scrutinio viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi.
I CANDIDATI
GABRIELE GRAVINA
Gabriele Gravina, 65 anni da compiere, laureato in Giursprudenza, è nato in Puglia ma ha legato la sua vita professionale all'Abruzzo. E' infatti in Abruzzo che da vita al miracolo sportivo del Castel di Sangro, di cui è presidente dal 1984 al 1996. In quel decennio conquista 5 promozioni arrivando a disputare la serie B. Ed è proprio in quel periodo che inizia la sua carriera di dirigente sportivo come consigliere della Lega di Serie C e consigliere FIGC. Continua ad operare nel mondo del calcio, sempre come dirigente, prima alla UEFA e poi, negli anni Duemila, come capo delegazione della Nazionale U21 per 3 campionati Europei e due Olimpiadi.
Dal 2015, proponendo una rottura rispetto al passato, è presidente della Lega Pro, dopo 18 anni di dominio di Macalli. E Gravina proprio di Macalli (e di Lotito) è stato forte oppositore in occasione di quelle elezioni. Confermato all'unanimità alla guida della Lega Pro ora si candida alla presidenza FIGC per rinnovare il calcio: il suo programma (in 56 pagine) lo ha chiamato "La partita del futuro". Un programma articolato in sei aree: quella a cui tiene di più è la sostenibilità economica.
Tra i suoi punti cardine: la riduzione del perimetro dei campionati professionistici, l'introduzione delle seconde squadre (con parametri vincolanti), il rinnovamento della coppa Italia, l'intruduzione del "semiprofessionismo" e di una "task force stadi", per agevolare i beni di proprietà dei club.
La frase chiave la lascia a pagina 56: "Il pallone, come il mondo, gira e quando pensi che sia notte, dall'altra parte in realtà è già giorno".
COSIMO SIBILIA
Cosimo Sibilia, 59 anni fra pochissimi giorni, irpino e figlio d'arte, è l'attuale presidente della Lega Nazionale Dilettanti, l'erede di Tavecchio di cui vorrebbe essere successore anche in Federazione. La sua vita è sempre stata divisa fra le sue due grandi passioni: sport e politica. Laureato in Scienze Politiche ha iniziato la sua attività nel 1994 aderendo subito a Forza Italia. E' senatore dal 2008 ed è stato presidente della provincia di Avellino (la sua città) dal 2009 al 2012.
Nel 1995 (quasi contemporaneamente all'inizio della sua attività politica) è stato presidente dell'Avellino come suo padre, Antonio, storico proprietario della società irpina negli anni 80, quelli della scalata dalla C alla A.
Nel suo curriculum vanta diverse esperienze da dirigente sportivo. Dal 1994 al 2000 ha guidato il Comitato Regionale Campania della LND; è stato anche presidente della giunta CONI regionale.
Stella d'oro del Coni al merito sportivo il 28 gennaio 2017 viene eletto all'unanimità Presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Il suo programma (in 32 pagine) si chiama #giochiamodisquadra e il suo obiettivo è quello di coltivare e valorizzare i talenti anche attraverso l'istituzione delle seconde squadre. La prima questione da affrontare, secondo l'attuale presidente della LND è introdurre norme più restrittive per l'iscrizione ai campionati professionistici. Ed è attentissimo alla giustizia sportiva: processo sportivo telematico, revisione della responsabilità oggettiva, scuola di formazione. La sua frase? "Se volete il nuovo, io sono il nuovo: sono in questo mondo soltanto da un anno e ho ottenuto risultati straordinari".
DAMIANO TOMMASI
Damiano Tommasi, 43 anni, veneto di Negrar, dal 2001 è presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, cioè del sindacato di categoria. Da giocatore - ruolo centrocampista - fra il 1996 e il 2006 è stato una colonna della Roma, vincendo 1 scudetto, 2 Supercoppe Italiane e 2 Coppe Italia. Campione d'Europa con l'Italia Under 21 nel 1996, ha collezionato anche 25 presenze e 1 gol con la Nazionale maggiore, con cui ha disputato il Mondiale del 2002.
Verona, Levante in Spagna e Qpr in Inghilterra le altre squadre della sua carriera, prima del trasferimento nel 2009 al Tianjin Teda: Tommasi è stato il primo italiano a giocare nel campionato cinese.
Nelle ultime tre stagioni, con i dilettanti del La Fiorita di San Marino, ha disputato i preliminari di Champions League Il suo compagno di stanza al Levante, Luis Manuel Bejar Rubiales, è stato presidente dell'Associazione Spagnola Calciatori e ha come obiettivo quello di diventare il presidente della Federcalcio del suo Paese. Da sempre attento al sociale, sposato con Chiara - conosciuta ai tempi della scuola - è papà di sei figli.
Il suo programma elettorale si intitola "Palla al centro". Racchiuso in 28 pagine, è stato pensato e scritto intorno a cinque concetti: responsabilità, cultura sportiva, credibilità, competitività e gioco di squadra. Si legge, fra le altre cose: "Italia-Svezia ci tornerà in mente spesso nei prossimi anni e soprattutto durante la prossima estate. Sarà per il calcio italiano una pagina di storia triste e difficile da digerire, ed è per questo che tutti dobbiamo pretendere da noi stessi il massimo impegno, perché non sia un inutile boccone amaro".
Una maratona LIVE su Sky Sport 24 e skysport.it
Una giornata tutta da vivere in diretta su Sky Sport 24: dalle 10 del mattino fino a mezzanotte: la rassegna stampa, i collegamenti in diretta dall’Hotel Hilton di Fiumicino, gli ospiti in studio che analizzeranno i programmi dei candidati e commenteranno i risultati delle elezioni. Presenti grandi firme del giornalismo italiano e i principali talent di Sky Sport: Giuseppe De Bellis (direttore Sky Sport 24), Matteo Marani, Vittorio Oreggia (direttore Tuttosport), Alessandro Vocalelli (Direttore Corriere dello Sport), Gianni Riotta (Editorialista La Stampa), Massimo Caputi (Responsabile Sport Il Messaggero), Gianfranco Teotino (Gazzetta dello Sport e Sky Sport), Carlo Genta (Radio 24), Alessandro Costacurta e Marco Bucciantini.
Sul nostro sito seguiremo tutta la giornata LIVE, dall'arrivo di candidati ed elettori all'hotel Hilton di Fiumicino fino alle votazioni e all'elezione del nuovo presidente della Figc.