Dal tuffo su Inzaghi alla "manona" su Zidane: le 10 parate più belle di Buffon
Serie AL'incredibile carriera di Gianluigi Buffon è stata costellata da interventi stupendi e spesso decisivi per il Parma, la Juventus e la Nazionale. Alcuni per l'importanza della partita, altri per il gesto tecnico: ecco i 10 "miracoli" più grandi di "San Gigi"
10. Il colpo di testa di Farenhorst
Febbraio 2006, la Juve di Capello è di scena a Brema nel girone di Champions contro il Werder. Finirà con una sconfitta indolore per 3-2, ma i più attenti ricorderanno l'estensione corporea di Gigi sulla torre del difensore centrale tedesco pronto a esultare. Buffon si lancia alla sua destra e allunga il braccio come fosse Mr Fantastic.
9. Le due magie su Spinesi
Novembre 2000, al San Nicola il Bari ospita il Parma di Buffon. Gionatha Spinesi salta di testa e manda la palla là dove il portiere, in teoria, non può arrivare. Ma Gigi ha un controllo e una velocità nello spostare il suo metro e novanta e passa che non hanno eguali, e si distende in una frazione di secondo togliendo la palla dalla porta. Solo che non è tutto: Gigi si rialza di quel poco che basta per neutralizzare anche il secondo tiro di Spinesi, da pochi centimetri.
8. Il sinistro di Podolski
Germania-Italia, semifinale dei Mondiali, 4 luglio 2006. Siamo già ai supplementari, la Germania organizza un contropiede che finisce sul sinistro di Podolski: il tedesco ha tutto il tempo di prendere la mira e sparare un sasso che Gigi neutralizza con una mano. Difficile per la potenza del tiro, spettacolare per il tuffo, decisivo per un Paese intero. Semplicemente Gigi.
7. La zuccata di Zidane
Italia-Francia, finale dei Mondiali, 9 luglio 2006. Siamo al 13esimo minuto dei supplementari, la difesa italiana si dimentica di seguire Zidane, che si fa trovare solissimo a centro area sul cross di Sagnol: frustata di testa sotto la traversa, su cui si può opporre solo il miglior portiere del mondo. Riflesso da gatto, prima che Zizou facesse partire un'altra testata, ma non al pallone.
6. La zampata su Stindl
Borussia Moenchengladbach-Juventus, fase a gironi della Champions League 2015/2016. Partita complicata per la Juve, che alla fine porta a casa un 1-1 preziosissimo, vista anche l'espulsione di Hernanes al 53'. Il colpo da campione di Buffon è una parata di piede, su un colpo di testa dell'attaccante tedesco letteralmente da due passi. Da vedere e rivedere.
5. Gli “attributi” di Cagliari
È il 2 settembre 2007, la seconda partita della Juventus in Serie A dopo il ritorno dall'inferno post-Calciopoli. La Juve di Ranieri passa 3-2 a Cagliari, subendo due rigori, con una serie di parate pazzesche di Gigi. A fine gara si rivolgerà ai suoi tifosi spiegando con una mimica inconfondibile che i suoi compagni hanno “due c****ni così”. Ma la giocata da fenomeno è la sua: cross dalla destra, Bianco colpisce a botta sicura a due metri dalla porta spalancata, lui toglie la palla quasi oltre la linea. Surreale.
4. Il segreto è non cadere
Luglio 2016, l'Italia di Conte affronta la Germania ai quarti degli Europei. Una partita passata alla storia per i rigori sciagurati di Pellé e Zaza, e per la frase che tutti abbiamo pensato almeno una volta: “Se avessimo battuto la Germania, andavamo a prenderci la coppa”. Ricorderemo più volentieri l'unità di quel gruppo, e un gesto tecnico spaventoso del nostro portiere: che fa di tutto per non andare a terra davanti a Gomez, non cade, resta lì, e quando Chiellini sfiora l'autogol per anticipare il tedesco, Buffon fa uno dei suoi incantesimi.
3. La manata su Fekir
Fase a gironi della Champions League finita con la finale di Cardiff. A Lione la Juventus perde un brutto pallone che finisce tra i piedi di Fekir a centro area: il franco-algerino si gira all'improvviso e spara un destro in porta, deviato da Buffon, mentre Gigi si sta già sbilanciando per cadere. Ma non cade: non prima di aver deviato la palla con una mano sopra la traversa. Un colpo da fenomeno, a 38 anni suonati. Impressionante.
2. Il miracolo su Inzaghi
Il 28 maggio 2003, a Old Trafford la Juventus affronta il Milan in una storica finale di Champions tra due fortissime squadre italiane. La partita è bloccata, le occasioni non arrivano. Tranne quando Inzaghi compie una girata di testa meravigliosa a botta sicura sfuggendo alla marcatura di Ferrara, che resta piantato per terra. La palla sarebbe destinata a entrare in rete, se solo Buffon – in controtempo, con una mano – non fosse Buffon. La disperazione sul volto di SuperPippo spiega l'entità del miracolo di Gigi.
1. Il salvataggio irreale su Brizuela
È il 1998, l'Italia gioca un'amichevole contro il Paraguay a Parma, nella città dove Buffon sta crescendo a vista d'occhio. Alla sua seconda presenza in Nazionale, subentrato a fine primo tempo ad Angelo Peruzzi, il 20enne Gigi si esibisce in una parata ai limiti della fisica, togliendo la palla dalla porta con un “colpo di reni”, si sarebbe detto un tempo, praticamente impossibile. Che quello non fosse un portiere normale, si era capito piuttosto in fretta.