Figc, Malagò: "Il commissario sarà un uomo forte del Coni. Futuro Ct? C'è l'imbarazzo della scelta"

Serie A

A due giorni dalla decisione del nome del commissario della Figc e della Lega di Serie A abbiamo ascoltato il numero 1 dello sport italiano, Giovanni Malagò, principale indiziato a ricoprire il primo dei due ruoli: "Sarà un uomo forte del Coni, come sempre è accaduto in queste occasioni. Fururo Ct? C'è l'imbarazzo della scelta, deciderà un ex calciatore"

COMMISSARIO FIGC, TUTTI GLI SCENARI

Il giorno chiave sarà giovedì, l'uomo decisivo Giovanni Malagò. Sul piatto, o meglio all'ordine del giorno di una Giunta straordinaria del Coni chiamata in tutta fretta dal numero 1 dello sport italiano dopo il patatrac delle elezioni della Figc, il doppio commissariamento: Federazione e Lega Serie A. Ovvero il governo del calcio e la sua testa più importante. Non proprio una cosa da poco per lo sport italiano, soprattutto ora che la spedizione azzurra è pronta a partire per le Olimpiadi invernali di Pyeongchang. Un lavoro sporco che qualcuno dovrà pur fare e che porta dritto dritto sempre allo stesso nome, quello per l'appunto di Giovanni Malagò, che come accaduto ad alcuni suoi precedessori potrebbe essere costretto ad assumersi la responsabilità di commissariare in prima persona la Federazione più importante del movimento sportivo italiano. Glielo abbiamo chiesto, insieme a tante altre cose, a cominciare dalla sensazione che gli è rimasta dopo la brutta giornata romana di lunedì: "Il caos in Figc non è una vittoria per nessuno, è solo una grande sconfitta di tutto il movimento. Sarei stato molto felice di evitare questo commissariamento, anche perché è una grossa responsabilità, ci sono tantissimi problemi da risolvere ed oltretutto arriva in un momento in cui siamo in partenza per le Olimpiadi invernali in Corea che ci toglieranno tantissime energie".

Tempo o non tempo a disposizione, fatto sta che un commissario (anzi due) ora serve. Senza anticipare nulla sui nomi Malagò ha però fatto capire che potrebbe essere lui stesso a guidare la Figc: "Non c’è ombra di dubbio che il Coni debba giocare in prima persona questa partita, debba intervenire con un suo uomo forte (Presidente o Segretario generale, ndr) per l’importanza della federazione stessa e della questione. Inoltre la storia dei commissariamenti nel calcio ci insegna che è quasi sempre un uomo Coni a intervenire. In questo caso, però, è sbagliato parlare di una singola persona, perché c'è anche il discorso del commissariamento della Lega di A da tenere conto. La Federazione ha i suoi grandi problemi e lo abbiamo visto soprattutto in questa tornata elettorale, ma è indispensabile affrontare anche le questione della Lega A, sia per il discorso dei diritti televisivi sia specialmente per una questione di governance che coinvolge a cascata tutta la Federazione. Io commissario della Lega A? Ci vuole pazienza e devo ancora parlare con i vari membri della Giunta. Ho delle idee, penso che siano quelle giuste ma prima devo condividerle con loro, quindi aspettate giovedì e poi sapremo tutto".

Commissario chiama Ct, ma quale Ct? E soprattutto, chi lo sceglierà? Anche su questo punto il pensiero di Malagò non lascia a dubbi, sarà un ex calciatore: "Non so ancora chi sarà la persona che avrà la responsabilità della filiera tecnica, ovvero quello che deciderà anche il prossimo Ct della Nazionale. Quello di cui sono certo però è che questa persona, che sarà un uomo di calcio, avrà l’imbarazzo della scelta perché se non abbiamo forse la miglior generazione di sempre a livello di calciatori, di certo come allenatori siamo un’eccellenza. Buffon? Ma certo, per tanti motivi potrebbe andare bene, però se facciamo oggi questo nome facciamo confusione. Gigi sta facendo oggi l'atleta, il portiere. Parliamo di gente che è disponibile, che ha le caratteristiche per dare un valore aggiunto, quella credibilità di cui abbiamo molto bisogno"