Serie A, Crotone. Zenga: "Totti ha potuto concludere la carriera con la Roma, io fui cacciato dall'Inter"

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L'allenatore del Crotone è stato una bandiera dell'Inter da calciatore. In carriera, Zenga ha difeso anche la porta della Nazionale sotto la gestione di Vicini, scomparso due giorni fa: "E' stato un grande, ci ha dato tanti insegnamenti preziosi"

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Una sfida ricca di significato, per quanto la classifica veda Inter e Crotone lottare per obiettivi diametralmente opposti. Sarà speciale soprattutto per Walter Zenga, che adesso allena i calabresi e ha il compito delicatissimo di condurli alla salvezza. L’obiettivo, dunque, sarà quello di portar via punti da San Siro, contando sul momento incerto dei nerazzurri che saranno anche privi di Mauro Icardi, fermato da un problema muscolare. Ad ogni modo, l’assenza del capitano argentino non rende meno temibile l’avversario. “E’ un'assenza senza dubbio importante, perché su tre palloni ne butta dentro due. Al suo posto però potrebbe giocare Eder, che con me fece 9 gol in 12 partite alla Sampdoria” ha osservato Zenga. La storia di Zenga parla chiaro: tra giovanili e prima squadra ha giocato per quasi vent’anni con l’Inter: “Sono nato e cresciuto qui, ho fatto il raccattapalle, il calciatore, ci mancava solo l’autista. Questa è una maglia che ti obbliga a vincere. Io come Totti a Roma? A lui è stato permesso di finire la sua carriera in giallorosso, mentre nel mio caso il presidente Pellegrini mi tirò un calcio e mi mandò via: sei mesi dopo poi ha venduto la società a Moratti".

Il ricordo di Vicini

Zenga è stato allenato da Azeglio Vicini, ex commissario tecnico della Nazionale Italiana, che si è spento due giorni fa. I due condivisero la spedizione mondiale del 1990, quella giocata in casa. “E’ stato un grande e ha insegnato molte cose a tanti di noi. Basti vedere cosa facciamo e dove siamo ora quelli che sono stati con lui” ha concluso l’allenatore del Crotone.