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Fiorentina, Badelj: "Restare in viola? C’è la possibilità. Ancora qui grazie a Pioli, ora voglio l'Europa"

Serie A

Il centrocampista croato, in scadenza di contratto a giugno 2018, ha parlato del suo futuro, non escludendo una permanenza in viola: “Le condizioni economiche non fanno la differenza, bisogna valutare tanti fattori. Si parla di Roma e altre squadre, ma io sono un giocatore della Fiorentina. E voglio portare questa squadra in Europa"

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Un futuro per molti segnato, lontano da Firenze. Non per Milan Badelj però: in scadenza di contratto a giugno 2018, il centrocampista croato non ha escluso la possibilità di proseguire la sua avventura con la maglia della Fiorentina, club nel quale ha deciso di rimanere soprattutto grazie a Stefano Pioli. A confermarlo è lo stesso Badelj, intervenuto nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport – Stadio. "Restare alla Fiorentina? La possibilità esiste sempre. A giugno scade il mio contratto, è vero, ma non sono le condizioni economiche a fare la differenza. Molto potrà dipendere da quella che potrebbe diventare un’occasione per la vita – ha spiegato il centrocampista -, ma ci sono tante cose da valutare, ad esempio il fatto che qui a Firenze mia moglie si trova benissimo. Le voci sulla Roma per il mio futuro? Si parla della Roma così come si parla di tante altre squadre, ma io al momento sono un giocatore della Fiorentina".

Sono rimasto grazie a Pioli: qui senza rimpianti

Nonostante le tante voci di mercato che si susseguivano nella passata sessione estiva, Badelj ha deciso di continuare in viola, assumendo sempre più il ruolo di leader. Ad essere determinante nella scelta del croato di rimanere a Firenze è stato Stefano Pioli: "I ragazzi che sono qua hanno già una buona dose di esperienza. Quando sono arrivato qua Benassi era titolare nel Torino e giocava in Under 21, quindi ha già una buona esperienza in Serie A. Dall'inizio della stagione ho provato a fare il leader, magari non pubblicamente, ma nello spogliatoio ho sempre provato a dare una mano a quelli che sono arrivati. Ho provato a farlo finora insieme ad Astori che è il capitano o anche a Pezzella, che è arrivato e si è subito imposto come uno dei leader per aiutare gli altri che sono giovani, bravi e meritano tanto. Perché ho deciso di restare alla Fiorentina? Ho trovato un uomo che si chiama Stefano Pioli – ha spiegato Badelj -, mi ha dato delle buone sensazioni e mi ha dato quella fiducia che mi ha permesso di rimanere un altro anno qui". Tra i giocatori andati via da Firenze nella passata stagione ci sono Kalinic, Borja Valero e Bernardeschi, che hanno faticato con Milan, Inter e Juventus: "Quando si va via è questo il dubbio di ogni giocatore, lasciare il certo per l’incerto. Può capitare di sbagliare – ha aggiunto il croato -, ma la cosa che conta è non avere alcun rimpianto. Io non ne ho. Forse l’unico rimpianto è quello di non essere arrivato prima in Italia". 

Nulla è impossibile: obiettivo Europa

Chiusura sugli obiettivi, Badelj ha parlato del suo rendimento personale e del traguardo europeo da raggiungere con la squadra viola, prima di una battuta sulla prossima sfida in campionato contro la Juventus. "Il mio rendimento condizionato dalla possibilità di andare via? Questa non è la mia migliore stagione, ne sono consapevole e sono il primo a rammaricarmi di ciò. Ma adesso puntiamo ad arrivare più in alto rispetto alla scorsa stagione, vogliamo arrivare in Europa. Se questa squadra saprà andare in campo con la grinta mostrata a Bologna – ha concluso Badelj-, con una grande fame di vittorie, nulla è impossibile. La partita con la Juve? Mi è capitato di vincere in passato contro i bianconeri e quando batti una squadra così forte è perché lo meriti, se batti Juve e Napoli non è mai per caso".