Borja Valero: "Crisi Inter? Ho visto momenti peggiori. Lotteremo fino alla fine per la Champions"

Serie A
Borja Valero, centrocampista dell'Inter (getty)

Il centrocampista spagnolo all'Ansa: "Mi sento tranquillo, ho vissuto crisi molto più grosse di questa. Io leader? Sì, ma fuori dal campo". Su Spalletti: "Con noi è come si vede da fuori, serve uno col suo temperamento"

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Il successo contro il Bologna potrebbe aver messo fine alla crisi dell’Inter. Dopo otto partite senza vittoria, i nerazzurri hanno ritrovato i tre punti e la giusta serenità per ripartire. Il presente dice terzo posto e Champions League, e la squadra di Luciano Spalletti vuole fare di tutto per mantenerlo. Gruppo unito e convinto, a cominciare da Borja Valero, l’insostituibile per eccellenza dell’allenatore nerazzurro (ha giocato tutte le partite di Serie A finora, ndr), che così ha parlato in un’intervista rilasciata all’Ansa: “Il mister non è diverso da quello che fa vedere all’esterno - ha spiegato - È così con tutti, un impulsivo, un temperamento a sangue caldo. E ci ha riportato a fare bene. Una realtà come l'Inter ha bisogno di un carattere forte e particolare come il suo”. Su Karamoh, scoperta dell’ultima giornata: “La forza di Yann è stata quella di non aver sentito il peso del momento. Un atteggiamento che gli ha dato la serenità giusta. La Champions? Quando inizi così, alla grande, vedi l'obiettivo. Lotteremo fino alla fine”.

"Io leader fuori dal campo. Crisi? Ne ho vissute di peggiori..."

Un leader silenzioso, Borja Valero, capace spesso di mettere ordine a centrocampo nelle situazioni più difficili della sua squadra. A 33 anni, lo spagnolo ex Fiorentina crede al traguardo Champions League per la sua squadra e, con le sue parole, prova a infondere serenità a tutto l’ambiente: “Ho vissuto momenti peggiori di questo - ha continuato nell’intervista all’Ansa - Forse ho anche un'età per sentirmi più tranquillo e provare a trasmettere calma e fiducia ai miei compagni, e soprattutto ai più giovani. La crisi? Quando non si vince a lungo, si vedono fantasmi dappertutto. Ora che abbiamo trovato la vittoria, speriamo di continuare. Ma non siamo reduci da una serie sconfitte ed è una cosa positiva. L'Inter deve giocare con tanta voglia di fare bene. Siamo tornati a vincere ed è il momento per farlo di nuovo. Genova? È un campo complicato. Io, in particolare, ho sempre faticato a vincere al Ferraris”. Sul suo essere leader, infine: “Più che altro penso di esserlo al di fuori dal campo. Poi, chiaramente, voglio essere protagonista in campo. Faccio il calciatore e non il politico, posso essere d'aiuto per la mia esperienza che fa la differenza”, ha concluso.