Cantiere Milan, ora serve anche un cambio di passo finanziario

Serie A

Peppe Di Stefano

La squadra ha invertito la rotta sul campo ottenendo una certa continuità di risutati. Sul fronte societario serve dare un'accelerata alla riorganizzazione, soprattutto in vista del rifinanziamento necessario a non perdere il club rossonero. In programma anche la ristrutturazione di Milanello 

Il futuro del Milan è adesso. In campo e nella programmazione. Giorni di scontri diretti per l’Europa e in campionato. Ma decisivi anche per le questioni societarie. Si lavora per il rifinanziamento che permetterebbe a Yongong Li di evitare l'ingresso del fondo Elliott. Merril Lync ha il compito di reperire i 130 milioni di debito della società e lo farà attraverso l’individuazione di tanti micro investitori. Un po’ più complessa la questione legata ai 180 milioni di debito che fanno capo alla proprietà. Da Casa Milan assicurano che entro metà maggio verrà definito il tutto. In qualunque caso nascerà una nuova società, una ‘media corp’, che gestirà più utili che spese e che avrà facilmente accesso ai rifinanziamenti. In ogni caso servirà cambiare passo, un po’ come fatto in campo, anche nei rapporti finanziari e commerciali con l’oriente.

Milan China va a rilento. Anche se questo aspetto non dovrebbe incidere sulle sanzioni che verranno date al Milan, dalla Uefa, per il Settlement agreement. Dalla multa alla riduzione dei giocatori in lista Europa, il ventaglio è ampio. E le conseguenze non potranno che incidere sul prossimo mercato estivo. Ma lo sguardo è già puntato al futuro, anche per la questione stadio. Milan che non ha alcuna intenzione né di abbandonare né di contribuire alla ristrutturazione di San Siro fino a che non ci sarà una linea ben definita con il Comune di Milano. Ristrutturazione che il Milan invece a giugno ha già in cantiere per il centro sportivo di Milanello, per i quadri tecnici del settore giovanile. Dai quali dovrannno emergere le certezze di domani. Insieme ai Donnarumma, Calabria, Plizzari, Cutrone e Suso, tutti tranne quest’ultimo arrivati dalla cantera, e tutti blindati da nuovi e ricchi contratti solo pochi mesi fa. Tutti nel presente e futuro di questo nuovo, interessante e spericolato "cantiere Milan".