Udinese-Roma, Cannavaro: "C'è nervosismo e si commettono errori che si pagano"

Serie A

L'allenatore dell'Udinese commenta la sconfitta contro la Roma nel prosieguo della gara interrotta per il malore a Ndicka: "Anche in poco tempo si può vedere come ci sia del nervosismo e questo ci fa commettere degli errori che alla fine paghiamo. Stiamo lavorando su questo e valuteremo tutto perché non si può lasciare nulla al caso"

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Fabio Cannavaro, sconfitto all'esordio sulla panchina dell'Udinese, nell'ultima parte del match contro la Roma terminato oggi e sospeso qualche settimana fa dopo il malore a Ndicka, prova ad analizzare lucidamente la situazione: "Sicuramente anche in venti minuti è venuto fuori che c'è del nervosismo, ci sono disattenzioni che si pagano - dice - L'ho detto che devono stare tranquilli, se li mando in campo e sbagliano la colpa non è loro, ma mia, normale che se sei in questa situazione vuol dire che commettiamo tanti errori. Da due giorni sto cercando di limitare questi errori che costano caro". Un gol preso da calcio d'angolo e con una marcatura a zona: "Si può cambiare, nei due giorni ho cambiato poco, anche perchè non avevo tempo, è normale che se c'è continuità di errori da un certo punto di vista si può cambiare. Se uno vuole limitare i danni si può provare qualcosa di diverso, valuteremo tutto, non possiamo lasciare nulla al caso".

"Ragazzi sul pezzo ma poi commettono degli errori"

Cannavaro prova anche ad analizzare la squadra da un punto di vista psicologico: "I ragazzi li ho visti concentrati, sereni, sul pezzo, poi però arrivano errori, preferisco magari vederli sul pezzo in campo (sorride ndr). E' un periodo in cui non va neanche nulla bene, dobbiamo riuscire a metterci un freno. Ho già iniziato a parlare con tanti di loro, a capire le cose, a ridurre gli errori, sarebbe un segnale importante". Ed è arrivato anche il problema per Perez: "Speriamo nulla di grave, in questo periodo non possiamo perdere nessuno". La prossima sfida è contro il Bologna: "Sulla carta ci danno tutti perdenti a Bologna, penso che una squadra al di là di quanti attaccanti mette in campo deve avere degli equilibri, delle certezze, poi è normale che si possono fare letture diverse, però ad oggi sinceramente ancora non ho pensato alla soluzione con due punte".