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Benevento, De Zerbi: "Salvezza? Teniamo viva la fiammella della speranza"

Serie A
Roberto De Zerbi, allenatore del Benevento (Getty)

L'analisi dell'allenatore giallorosso: "Ai giocatori dico che non guardo il calendario ma in realtà non è così, per alimentare un po' la speranza bisogna anche vedere cosa ci aspetta e ci riserva il cammino. Abbiamo delle partite difficili come quella contro l'Inter e altre in cui il gap è inferiore"

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Vittoria fondamentale in ambito salvezza per il Benevento di Roberto De Zerbi che è riuscito ad imporsi con il risultato di 3-2 su una diretta concorrente. Sconfitto il Crotone di Zenga grazie a tre protagonisti per la prima volta segno in Serie A: Sandro, Viola e Diabate hanno risposto ai gol di Crociata e Benali salendo così a quota 10 punti in classifica e portandosi a 11 punti dall’avversario di giornata aritmeticamente salvo al quartultimo posto. La rincorsa alla salvezza continua ad essere complicatissima ma il Benevento dimostra di poterci e volerci credere ancora. Soddisfatto per la reazione e la prestazione dei suoi calciatori De Zerbi che dopo il 90’ ha parlato i microfoni di Sky Sport insistendo sulle qualità del suo gruppo che non intende darsi per vinto. Queste le sue dichiarazioni a Sky Sport: "La gioia per la liberazione della vittoria scaccia un po' la paura - ha confessato - perché se avessimo perso oggi poi sarebbe stato impossibile rimontare e crederealla permanenza in Serie A".

"Salvezza difficilissima, ma..."

"Rimane difficilissimo mantenere la categoria, abbiamo poche possibilità ma domani riprenderemo subito per preprare la prossima a Milano con l'Inter, abbiamo qualche scontro diretto e oggi non pensiamo alle speranze, pensiamo partita dopo partita. Ai giocatori dico che non guardo il calendario ma in realtà non è così, per alimentare un po' la speranza bisogna anche vedere cosa ci aspetta e ci riserva il cammino. Abbiamo delle partite difficili come quella contro l'Inter e altre in cui il gap è inferiore e se le dovessimo vincere tutte potremmo tenere la fiammella della speranza accesa. Non so quanti punti servano, dire che ci crediamo per gli altri diventa incomprensibile. Non per noi. I punti a disposizione ci sono, l'aritmetica lo dice ma è ovvio che non è facile. La gioia di Sagna e Sandro a fine partita? I campioni lo sono nel cervello e nel cuore e questi due lo sono. La classifica fa vedere i nostri limiti ma lorgoglio e la dignità non devono mai mancare".