Milan, Fassone: "Crediamo alla Champions, sorpresi da Gattuso"
Serie AL’amministratore delegato rossonero ha parlato dopo la bella vittoria contro la Roma: "Nel calcio mai dire mai, le distanze sono ravvicinate e crediamo al quarto posto, ma con prudenza. Cutrone una sorpresa, il nuovo allenatore ha dato un’identità facendo cose semplici"
La bella vittoria per 2-0 all’Olimpico contro la Roma ha ribadito ancora una volta l’ottimo momento che sta attraversando il Milan di Gennaro Gattuso; nove vittorie e tre pareggi nelle ultime 12 partite, all’orizzonte il complicato impegno contro la Lazio nel ritorno della semifinale di Coppa Italia e poi domenica sera il derby contro l’Inter. I rossoneri non vogliono fermarsi in questo importante e decisivo momento della stagione, l’obiettivo è quello di arrivare in zona Champions League sfruttando anche l’ondata di entusiasmo che ha portato il lavoro del nuovo allenatore negli ultimi mesi. Di questo e non soltanto ha parlato anche l’amministratore delegato del club Marco Fassone, intervenuto ai microfoni di Radio 1 in mattinata. Queste le sue considerazioni sulla squadra, sul gioco e sugli obiettivi del Milan.
Obiettivi e sorprese
"Gattuso ha fatto le cose semplici, è un allenatore che ha del talento e forse non ci aspettavano neanche che la squadra si riprendesse così - ha dichiarato - bisogna togliersi il cappello di fronte al lavoro che ha fatto finora e fare i complimenti a Mirabelli per la scelta. Ma teniamo tutti i piedi per terra. Cutrone? Che bella sorpresa! Siamo stati bravi a tenerlo nonostante le richieste di prestito ed è sorprendente la velocità con la quale Gattuso ha dato un’identità e ha creato un gruppo unito verso un solo obiettivo. Ma ora stiamo zitti e incrociamo le dita. Possiamo contare anche su un gruppo di calciatori italiani, fa parte della filosofia del club che abbiamo trovato, c'era un gruppo storico di italiani e come società saremmo favorevoli a un numero minimo di italiani sempre presente, cerchiamo di mantenere una pelle così. Non voglio sognare troppo. Cerco in questo momento di restare indietro dalle critiche senza farmi illusioni. Spero che questa squadra continui a giocare bene convincendosi dei propri mezzi, pensando alla partita contro la Lazio, per giocarci la finale e poi, magari, anche la Supercoppa".
Champions e proprietà
Poi sull’obiettivo quarto posto in campionato: "Champions? Bisogna crederci, nel calcio mai dire mai e le distanze si sono ravvicinate. Da un lato c'è la prudenza del manager nei conti, dall'altro ottimismo del gruppo che deve credere nei risultati. I ragazzi ci credono, Rino ha voglia. Guardiamo avanti... Perché no?". Passando poi a parlare di altri singoli, Fassone si concentra su Kalinic: "Nikola ha avuto un'estate tribolata, è arrivato per ultimo e si è allenato poco. Nonostante i piccoli infortuni ieri è entrato bene, ha recuperato, nel secondo tempo abbiamo sviluppato un bel gioco grazie a lui. Crediamo molto in lui, al di là dell'esplosione di Cutrone. Poi ci sta che su 11 acquisti uno o due non abbiano ancora reso come ci aspettavamo". E ancora, sugli aspetti dirigenziali: "Devo stare molto attento, io amministro il Milan. Rilevo che c'è tra virgolette una sorta di accanimento nei confronti di una proprietà molto diversa da quella italiana. È un business diverso da quello italiano. Questo ci lascia perplessi ma il presidente non ci fa mancare niente, ci è vicino, ha investito cifre impressionanti. Incrocio le dita e mi auguro di poter andare avanti così, non mi manca l’appoggio".
Gattuso confermato in panchina?
"Alla fine sono i risultati a portarci avanti. La conferma di Rino nella prossima stagione? C’è un accordo e un rapporto molto bello, soprattutto con Mirabelli. In questo momento per ragioni scaramantiche non vogliamo parlare di futuro e concentrarci sulla Lazio e poi sull'Inter. Ci ha dimostrato di essere un allenatore di talento e di avere le caratteristiche da grande tecnico. Sarebbe davvero difficile perderlo. Speravamo di andare avanti con Montella, ma c'è stato un momento a novembre in cui ci siamo accorti che gli investimenti non rendevano all'altezza di ciò che ci aspettavamo. Credevamo fortemente in questa squadra e non siamo intervenuti a gennaio. Parlando lungamente con Mirabelli, abbiamo deciso che Gattuso avrebbe potuto darci una mano".
André Silva e Donnarumma
Ci sono ancora giocatori su cui lavorare: "Abbiamo scelto di prendere André Silva perché è riconosciuto come uno dei migliori talenti d'Europa. Sapevamo che avrebbe avuto bisogno almeno di un anno per crescere. Sta crescendo allenamento in allenamento e siamo nella convinzione che il prossimo anno sia il suo anno. Il rinnovo di Romagnoli? Nelle prossime settimane parleremo col suo agente, non era una priorità ma a breve potrebbero esserci novità. Penso, poi, che il futuro di Donnarumma sia qui. Ama il Milan ed è il futuro del calcio italiano. Ha festeggiato ieri 19 anni con 100 presenze in Serie A. La nostra volontà è tenerlo, speriamo che sia anche la sua volontà".