Approfittiamo delle Elezioni politiche per lanciare una serie di sondaggi sul campionato, giunto a 12 giornate dal termine. Sono quattro le "schede" per votare: 1) Chi vincerà lo scudetto, Napoli o Juventus? Domenica sera a San Siro c'è il derby: 2) Chi finirà davanti tra Milan e Inter? 3) Chi si accaparrerà gli altri due "seggi" in Champions? E infine: 4) Chi si salverà?
Come già saprete domenica 4 marzo si vota: i cittadini italiani sono chiamati a rinnovare la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica, dalle 7 alle 23, tra una partita e l'altra. Gli abitanti di Lazio e Lombardia eleggeranno anche consiglio regionale e governatore, pertanto è consigliabile recarsi ai seggi prima di Milan-Inter, che chiuderà la 27^ giornata. Detto questo, quando mancano 12 tornate alla fine del campionato, approfittando del "clima" elettorale, vi proponiamo una serie di sondaggi, 4 "schede". 1) Chi vincerà lo scudetto, Napoli o Juventus? 2) Chi finirà davanti tra Milan e Inter? 3) Quali squadre andranno in Champions League? 4) Chi la spunterà nella lotta salvezza? Sotto ogni paragrafo troverete l'apposita urna...
1) Chi voti per lo scudetto, Napoli o Juventus?
Il "ballottaggio" più appassionante d'Europa ce l'abbiamo solo noi, in nessuno dei maggiori campionati continentali regna l'indecisione come nella lotta scudetto tra Napoli e Juventus, che ci stanno regalando un testa a testa senza precedenti, difficile per il "partito dei neutrali" esprimere una preferenza. Al netto del recupero che attenderà i bianconeri il 14 marzo all'Allianz Stadium con l'Atalanta (match rinviato per neve domenica scorsa) gli azzurri conservano sicuramente quel punto "percentuale" di vantaggio che - ad oggi - determina la vera differenza tra le due corazzate, attese entrambe da un sabato "capitale": la squadra di Allegri impegnata all'Olimpico contro la Lazio (alle 18), gli uomini di Sarri in serata al San Paolo con la Roma.
Per una scelta maggiormente "consapevole" potrebbe essere d'aiuto la proiezione del confronto in base al calendario (la Lega ha diramato anticipi e posticipi fino alla 14^) così che ognuno possa provare (giocare!) a prevedere dove, e quando - l'una o l'altra - potrà perdere o guadagnare dei punti, la più classica delle tabelle. Ricordando che lo scontro diretto è previsto a Torino nel weekend del 21-22 aprile e che la Juve farà visita al Tottenham il 7 marzo per il ritorno degli ottavi di Champions.
2) Chi finirà davanti tra Milan e Inter?
Se la corsa per il titolo si preannuncia più indecifrabile che mai, il derby rappresenta la sfida impronosticabile per eccellenza. Di certo Milan e Inter arrivano alla stracittadina da percorsi totalmente differenti, per non dire opposti. I nerazzurri di Spalletti vittime di una crisi di gioco e risultati cominciata con il ko interno subito dall'Udinese il 16 dicembre, quando si trovavano in vetta: da lì ancora tre sconfitte (Sassuolo, Genoa e Milan ai quarti di Coppa Italia), 5 pareggi e appena due vittorie, l'ultima delle quali arrivata sabato scorso a San Siro con la "cenerentola" (che brutta parola) Benevento. In astinenza da gol (9 realizzati in 11 partite), giustificata soltanto in parte dall'assenza per infortunio del bomber Icardi (18 centri) out da oltre un mese e a caccia del suo centesimo sigillo in Serie A.
Tendenza inversa quella dei cugini, rinvigoriti dalla cura Gattuso: due mesi senza perdere, 6 vittorie in campionato e due con i bulgari del Ludogorets ai Sedicesimi di Europa League, il successo nel derby e gli 0-0 in Coppa Italia con la Lazio che sono valsi la finale (dopo i rigori). Per un totale di 18 reti segnate (5 a firma di Patrick Cutrone) e solo 4 incassate, chiudendo con ben 9 clean sheets e uno stato di forma fisica e mentale ideale. Con un piccolo particolare: l'Inter ha ancora 7 punti in più del Milan (con la gara di andata a favore, vinta 3-2) e il sondaggio non verte sull'esito specifico del derby - che darà comunque altri indizi sul futuro - ma su chi tra le due milanesi si piazzerà meglio al termine della stagione.
3) Chi andrà in Champions?
Va da sé che Inter e Milan recitino anche il ruolo di potenziali candidate per un "seggio" nella prossima Champions League, in una "forchetta" che va dalla Lazio - attuale terza a 52 - alla Sampdoria, sesta a 44 punti insieme ai rossoneri. Nel mezzo, appunto, i nerazzurri e la Roma, cinque squadre per due posti, con le escluse (2 su 3) che potrebbero comunque contare sul "salvagente" dell'Europa League. Se il derby - nella fattispecie - vale doppio, è indubbio che vincendo l'Inter ridurrebbe le possibilità di recupero di Bonucci e compagni, che precipiterebbero a -10. Al contrario, risalire a -4 rinforzerebbe le chances dei milanisti per l'obiettivo fissato in estate, alla luce di una campagna acquisti oggettivamente ambiziosa. Romane permettendo...
E sì perché qualche centinaio di chilometri più a sud Lazio e Roma si sfidano a distanza con l'intento di uscire indenni da un sabato bestiale, alla fine del quale - in ogni caso - la massima distanza tra le contendenti sarà al massimo la metà (5 punti) dell'ipotetica "spallatona" di Spalletti: perfino se la Lazio dovesse battere la Juve (come già peraltro accaduto due volte su due in stagione, considerando anche la Supercoppa) l'eventuale sconfitta dei giallorossi al San Paolo non comprometterebbe - non drasticamente, almeno - le speranze di confermarsi in Champions. Con una variabile impazzita, l'outsider che spesso - anche nelle tornate elettorali - ha scompaginato i piani delle favorite e disatteso i pronostici: la Samp. Rivelazione assoluta del campionato, la banda di Giampaolo è una macchina da guerra a Marassi, con un Quagliarella in formato Nazionale. E se a Bergamo dovesse farsi consegnare ufficialmente il "testimone" dall'Atalanta, e qualche risultato più su in classifica dovesse favorirla...
4) Chi si salverà?
E poi la bagarre, l'inferno, chiamatela come volete, insomma la "drammatica" lotta per non retrocedere. Premessa: considerare il Benevento già in B sarebbe irrispettoso del lavoro di De Zerbi e della stessa scienza statistica, con fior di precedenti clamorosi che non autorizzano - con 12 giornate e 36 punti ancora a disposizione - a giudicare spacciati i campani. Allo stesso tempo non potremmo biasimarvi se il voto per le "streghe" nascesse (quasi) esclusivamente come un premio alla simpatia che, tuttavia, non basterebbe a salvarli.
Resta il fatto che dal Cagliari in giù ci sono tutti dentro fino al collo, specialmente dopo la vittoria della Spal a Crotone, protagonista l'anno scorso di una prodigiosa rimonta sull'Empoli. Tanto per gradire - ma sarà così inevitabilmente da qui alla fine - già in questo turno di campionato saranno "almeno" due gli scontri salvezza: Chievo-Sassuolo e Benevento-Verona. Almeno, perché Bologna e Genoa sono sì fuori dalla zona rossa, ma è evidente che le sfide con Spal e Cagliari potrebbero riaprire scenari fin qui imprevisti. E nessuno, a quel punto, potrà astenersi...