Napoli, operazione riscatto: e ora c'è l'Inter. Così la squadra di Sarri arriva a San Siro

Serie A
Maurizio Sarri, allenatore del Napoli (foto twitter ufficiale Napoli)

Contro la Roma gli azzurri hanno mostrato qualche problema difensivo che l’allenatore, insieme ai suoi ragazzi, vuole correggere già nella partita contro i nerazzurri di Spalletti. In più l’arma Milik può tornare utile in questo finale di stagione

Uno stile di gioco che - per ammissione dello stesso Maurizio Sarri - sta segnando un’epoca e verrà certamente ricordato per molto tempo; un campionato straordinario che ha portato il Napoli a quota 69 punti dopo 27 partite giocate e una lotta con la Juventus che dura da inizio campionato. La partita contro la Roma, persa per 4-2 sabato sera allo stadio San Paolo, ha però lasciato qualche interrogativo nell'ambiente e negli addetti ai lavori. Può bastare un efficace gioco di gruppo per comandare la classifica di Serie A fino alla fine della stagione e vincere così lo Scudetto? Fino a sabato gli azzurri avevano dimostrato di saper gestire praticamente qualsiasi occasione: una manovra corale, il giusto cinismo quando necessario, una difesa solida (che ha subito appena 19 gol) e un tridente attacco ben supportato che non tradisce mai - con i suoi 43 gol in campionato. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia e dalla Champions League, il Napoli ha soltanto sfiorato la qualificazione agli ottavi di Europa League e dopo l’uscita dalla competizione europea ha puntato tutto sul grande obiettivo scudetto. Il "patto" tra giocatori, fatto a inizio stagione, era quello di restare uniti per provare a vedersela fino alla fine con il gruppo che da sei anni domina la Serie A. 22 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte (la prima a dicembre proprio con la Juventus e la seconda contro la Roma, sabato sera) a testimoniare la crescita di tutto l’organico sotto ogni punto di vista.

Qualche errore in difesa di troppo

Sabato la squadra di Sarri ha però subito quattro gol lasciando intravedere qualche difficoltà in fase difensiva - al netto delle grandi giocate degli avversari e in particolare di Edin Dzeko. Ora la formazione allenata da Sarri rimane prima con una gara giocata in più rispetto ai bianconeri che inseguono a -1 e devono recuperare il match contro l’Atalanta; la corsa del Napoli ripartirà domenica sera a San Siro contro l’Inter, il calendario degli azzurri non è semplice, dopo la squadra di Spalletti (oltre a Genoa, Sassuolo e Chievo) si tornerà ancora a Milano per la sfida contro il Milan di Gattuso, il 15 aprile, prima dello scontro probabilmente decisivo dell’Allianz Stadium contro la formazione guidata da Massimiliano Allegri, il 22 aprile. Come ammesso dallo stesso allenatore dopo il ko di sabato sera, il gruppo dovrà confrontarsi sugli errori commessi in partita proprio per capire come correggerli e non ripeterli in futuro. Sarri ha parlato subito con i suoi ragazzi spiegando loro che il 4-2 contro la Roma non dovrà condizionare il cammino della squadra dal punto di vista psicologico.

Sarri si aspetta una reazione già a San Siro

"Dobbiamo solo analizzare e individuare con calma i motivi per cui abbiamo subito quattro gol in casa - ha dichiarato dopo il novantesimo l’allenatore azzurro - restiamo forti e lo dimostreremo". Con questa mentalità vanno scacciate via le perplessità già nella partita contro l’Inter. Il campionato è tutt’altro che chiuso, in più occasioni il Napoli ha dimostrato di saper reggere qualsiasi contraccolpo reagendo sia dal punto di vista dei risultati che da quello della prestazione. In più, in panchina contro la Roma si è rivisto anche Arek Milik; una pedina in più che potrebbe rivelarsi fondamentale nel finale di stagione. L’attaccante polacco ha definitivamente recuperato dal sua infortunio al ginocchio e quando sarà tornato pienamente in forma potrà garantire a Sarri anche quella valida alternativa tattica da sfruttare per far rifiatare i compagni di reparto e dare poi quel tocco di imprevedibilità su cui il Napoli non ha praticamente mai potuto contare nel corso della stagione. Lo stop di Roma deve essere soltanto un passo falso, l’obiettivo rimane lo stesso e a San Siro il Napoli deve dimostrare di aver superato e corretto difficoltà ed errori in questo momento cruciale della stagione.