Inter-Napoli, Spalletti: "Dovremo essere quasi perfetti, abbiamo bisogno di vincere"

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter

L'allenatore nerazzurro alla vigilia della sfida col Napoli: "Vista la classifica ci serve una vittoria. Tutti nella squadra danno il 100%, siamo arrabbiati al punto giusto". Sulla tragica scomparsa di Astori: "Era un esempio di lealtà, capitano di tutti"

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Dopo il 2-0 al Benevento e la sosta forzata a causa della tragica scomparsa di Davide Astori, l'Inter è pronta ad affrontare un'altra, decisiva prova della sua stagione. A San Siro, domenica sera, arriverà il Napoli capolista, reduce dalla pesante sconfitta casalinga con la Roma. Per i nerazzurri l'occasione di certificare la forma ritrovata. Luciano Spalletti, nella conferenza stampa della vigilia, comincia parlando proprio di Astori: "Sono cose che ti rimangono addosso, perchè noi siamo molto più legati e in contatto di quanto si possa vedere da fuori. Davide ci lascia in eredità un esempio importante di come la lealtà, era amico di tutti. È un fatto che lascia un segno, che è infinito". Passando al campo: "Napoli arrabbiato? Hanno fatto un passo falso, noi arriviamo da un periodo di passi falsi. Se si parla di reazione e arrabbiatura la nostra è sicuramente superiore. Dovremo essere quasi perfetti". Moratti e Ronaldo, in occasione della festa dei 110 anni dell'Inter, hanno richiamato alla squadra a un maggior impegno: "Escluderei il fatto che non tutti diano il 100%, forse è proprio il contrario. Qui si percepisce dove siamo e il dovere che abbiamo di costruirci un futuro sulle basi gettate dai grandi calciatori della storia del club. Non c'è spazio per le banali reazioni individuali in questo spogliatoio".

La fascia da capitano dedicata ad Astori che verrà indossata da Icardi nella sfida contro il Napoli

"Partita fondamentale, bisogna vincere"

Vecino e Borja Valero tra i più coinvolti dalla tragica scomparsa di Astori: "Ce ne sono molti altri che avevano un legame particolare con Davide. Se si dice di giocare bisogna farlo: si deve riportare il messaggio di Astori all'interno del campo". La sensazione è che per tanti motivi sia una partita spartiacque della stagione: "Lo diciamo da tempo, visto che la classifica si è accorciata e siamo in tanti in gioco per queste prime quattro posizioni. Per noi il modo di ragionare giusto è pensare che sia una partita fondamentale per il nostro successo finale, ma così abbiamo pensato anche in partite passate. Questa ha comunque inevitabilmente un valore ancora più importante. Da qui alla fine ne abbiamo sette fuori casa, quindi in casa bisogna fare bene. Serve fare gol, serve vincere". E ancora: "Mi aspetto che i gol arrivino da tutti, è una qualità che in questa squadra hanno tutti gli undici che vanno in campo". Il centrocampo ha deluso nell'ultimo periodo: "Borja Valero nell'ultimo periodo ha avuto un po' di problemi e ora si sta allenando bene, ma c'è da valutare. Rafinha? È in crescita costante, si allena sempre meglio e riesce a sviluppare al meglio le sue qualità. Di conseguenza siamo contenti di lui e lui stesso vede che migliora e che riesce a proporre il suo calcio per un periodo superiore di volta in volta. Ci fa ben sperare".

"Non cambierei i giocatori del Napoli con i miei"

Sulla filosofia del Napoli, Spalletti dice: "Sarri in Nazionale? Non posso esprimermi. Posso dire che si candida a essere un allenatore che fa vedere un calcio importante, la sua squadra ha un'organizzazione e una costanza invidiabili. Ha ricevuto consensi ovunque abbia giocato. Chi toglierei dei tre davanti? Secondo me sono tutti e tre fortissimi, hanno qualità in velocità e palleggio. Non me la sento di andare a pensare comunque che qualcuno del Napoli sia meglio dei miei giocatori: sono forti uguale". Tornando allo scontro diretto: "Ci impegnamo di più in partite come queste? È una cosa involontaria, che forse non dovrebbe succedere. Quando si sentono sotto pressione... anche se le intenzioni dei miei calciatori sono sempre molto sane. La sosta forzata? Non cambia assolutamente nulla". All'andata partita di grande organizzazione dei nerazzurri, anche se questa caratteristica sembra sia andata scemando durante la stagione: "Abbiamo combattuto fin dal primo momento il nostro io, non ci sono strategie individuali nel gruppo ma solo strategie comuni. Secondo me nella partita di andata abbiamo palleggiato bene, prendendoci rischi, domani dobbiamo essere più sicuri. Ci è mancato l'ultimo passaggio. Sono convinto che i ragazzi abbiano capito benissimo dell'importanza del match di domani, hanno grande voglia di fare".

"L'equilibrio è fondamentale. Non firmerei per un pari"

Matthäus ha sottolineato che l'equilibrio può essere la chiave per un'Inter vincente: "Sottolineo questo aspetto, l'equilibrio collettivo è fondamentale. Se la squadra non gestisce bene il momento non rimette in moto il meccanismo del calciatore forte che ti può dare un vantaggio". Parlando poi di Candreva: "Il fatto che non abbia segnato non è un problema: è importante stare dentro la squadra, non segnare. In generale contano i risultati che hai in campo. Se firmerei per un pari? Sono due momenti diversi, all'andata era un'altra partita. Non perdere non è mai una strategia. Proviamo sempre a tentare di vincerla, anche perchè oggi, vista la classifica, abbiamo assolutamente bisogno dei tre punti".