André Silva in gol contro il Genoa. Tutto merito degli 'schiaffi' di mister Gattuso

Serie A

L'attaccante portoghese ha trovato a Marassi la prima rete in Serie A in pieno recupero e permesso ai suoi di avvicinarsi ulteriormente alla zona Champions. L'ex Porto potrebbe finalmente essersi sbloccato dopo i tanti coppini ricevuti da Gattuso in questi mesi e inizia a puntare in alto: "A Londra per vincere"

Mancava solo lui all'appello: André Silva. Era rimasto l'ultimo oggetto misterioso del nuovo Milan perché Kalinic, prestazioni negative a partite, lo avevamo conosciuto in tutti i suoi pregi e difetti già nell'esperienza fiorentina, mentre Musacchio era stato coinvolto in tutta la prima parte di stagione, perdendo definitivamente il posto dopo la sconfitta interna contro l'Atalanta. Fatta eccezione per quest'ultimi due, Gattuso è riuscito a rivitalizzare tutti i volti nuovi acquistati dalla coppia Fassone-Mirabelli in estate. Di André Silva finora, partite e gol di Europa League a parte, avevamo visto davvero poco. In particolare per le difficoltà dell'attaccante portoghese di ambientarsi alla Serie A. 658 minuti giocati prima di Genova, senza mai lasciare il segno, neanche nelle cinque prove in cui era stato chiamato in causa da titolare, tanto che un giovane senza alcuna esperienza pregressa come Cutrone lo aveva scalato nelle gerarchie. Il numero 9 a Marassi ha trovato la prima gioia italiana. E che gioia: rete praticamente a tempo scaduto e tre punti che permettono al Milan di mantenere vivo il sogno Champions. Il primo passo per ripagare l'enorme investimento effettuato dalla società per portarlo via dal Porto, ben 40 milioni. Tanti ne erano serviti per comprare l'enfant prodige portoghese, su cui pesava già il marchio di approvazione di Cristiano Ronaldo, mica uno qualunque. I primi mesi avevano mosso parecchi dubbi sul suo effettivo talento, nonostante la giovane età richiedesse un tempo di attesa più lungo.

Milan in rotta verso la Champions

Contro il Genoa l'attaccante potrebbe finalmente essersi sbloccato e viene difficile da pensare che dietro non ci siano i miracolosi coppini di mister Gattuso. Gli stessi che hanno permesso ai suoi compagni di rivitalizzarsi dopo una prima parte di stagione disastrosa, con Montella esonerato al 7° posto dopo uno 0-0 con il Torino e un distacco dal quarto posto di 12 punti. Con l'approdo di Ringhio sulla panchina i rossoneri hanno inizialmente aumentato quel gap dalla zona Champions fino a ridurlo drasticamente a sole 6 lunghezze (con il derby ancora da recuperare) grazie a un cammino quasi perfetto in questo 2018. 7 vittorie e un solo pareggio, a Udine, in quest'anno solare. Il timoniere Gattuso ha dato un netto cambio di rotta, trovando strada impervia solo nel match d'andata di Europa League contro l'Arsenal. Una sconfitta, o meglio «una legnata» come definita dall'allenatore calabrese, che aiuterà i giocatori a crescere ulteriormente. In questi mesi il 40enne allenatore rossonero ha saputo tirare fuori il meglio dai suoi, rapiti dalla sua garra (mostrata anche negli ultimi intensi minuti di Marassi), e a Genova sembra esserci riuscito anche con André Silva, un giocatore che non ha mai smesso di incoraggiare come sottolineato anche nel post partita contro i rossoblù. "Il problema è che è giovane e deve abituarsi a questo tipo di campionato - le sue parole ai microfoni di Sky Sport -. Ma quando vedi un ragazzo di 21 anni a cui bisogna sempre dire basta basta basta perché lavora sempre, sta ore e ore in palestra, ore fuori a calciare a provare i movimenti, bisogna solo assecondarlo e dargli una mano, fargli capire le cose che deve migliorare. André ha solo 21 anni, ma gioca in una grande Nazionale come quella portoghese. Ha passione, grandissima voglia e penso che può fare ancora molto bene, ma non sono io che lo scopro. È un giocatore forte e lo deve dimostrare, fino a oggi non lo ha sicuramente fatto". Per confermare di essere definitivamente esploso il centravanti ex Porto avrà 11 partite da qui alla fine, oltre alla finale di Coppa Italia, ma intanto si gode il momento e dice: "Devo ringraziare il mister e continuare a fare il mio lavoro, continuando a seguire i suoi consigli. Ora sono felicissimo e andremo a Londra per cercare di vincere, poi si vedrà". Un altro 'schiaffo' di Gattuso potrebbe dargli la carica giusta per rimontare i Gunners.