Da possibile ceduto a giocatore ritrovato, i numeri del bosniaco non mentono: 17 gol in 35 partite stagionali tra campionato e Champions. Le ultime tre reti pesantissime: la doppietta contro il Napoli e la rete contro lo Shakhtar che ha regalato alla Roma il passaggio ai quarti di finale
All'inizio di questa stagione non l'avevamo mai visto così. Un nuovo modo di giocare, si diceva, più vicino alla porta con più presenza in area di rigore rispetto all'idea di Spalletti. Poi buio pesto. Con il gol in Champions allo Shakhtar, Edin Dzeko è tornato decisivo per la Roma, il catalizzatore delle trame offensive dei giallorossi, capace di buttarla dentro indipendentemente dalla nostalgia per gli assist di Salah. Di Francesco ci ha sempre creduto, lo ha costantemente mantenuto al centro dell'attacco nonostante i periodi di appannamento, non ancora convinto a pieno da Schick e per questo deciso a continuare con lui. Il bosniaco è diventato uomo squadra e pensare di criticarne la stagione appare un esercizio quantomeno improbabile.
I numeri di Edin
Diciassette gol in trentacinque partite stagionali, tra campionato e Champions, la dicono tutta sull'efficacia del bosniaco. Se si pensa all'Europa Dzeko ha eguagliato il suo record, ottenuto nella stagione 2009-2010 con il Wolfsburg, di quattro reti. Ma non solo questo, Dzeko ha messo la firma su 6 degli 11 gol della Roma in questa Champions con quattro reti e due assist. Quanto al campionato, invece, la partenza era stata lanciatissima: sette gol nelle prime sette partite, 0 nelle successive sette e poi pian pianino il ritorno alla normalità fino alla doppietta contro il Napoli che ne ha certificato la reale rinascita in campionato con l'inerzia che si è allungata fino alla rete decisiva per il passaggio ai quarti di finale nella vittoria dell'Olimpico contro lo Shakhtar.
La serenità ritrovata
Alla base di questa "ri-esplosione" di Dzeko c'è sicuramente un aspetto mentale da tenere in grande considerazione, ovvero quello legato alla sua cessione, praticamente fatta ma poi non concretizzata, al Chelsea. Certamente le voci di mercato lo hanno destabilizzato, e l'ostinazione di Di Francesco a puntare su di lui anche quando il trasferimento veniva dato per chiuso ha probabilmente fatto la differenza. La fiducia dell'allenatore, la voglia dei compagni di metterlo nelle condizioni migliori per rendere al massimo ha riportato la Roma ad avere un vero e proprio finalizzatore. Dzeko è passato d uno stato di ceduto a uno stato di nuovo acquisto per questo sprint finale per la Champions che la Roma dovrà affrontare.