Spalletti: "Voglio 11 partite al massimo, devo meritarmi di allenare l'Inter"

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L'allenatore nerazzurro parla alla vigilia della sfida di Marassi contro la Sampdoria: "Contro il Napoli abbiamo dato una dimostrazione di forza importante, ora dobbiamo ripeterci. Non possiamo più sbagliare, voglio 11 partite al massimo. La corsa Champions passa da questa partita ma anche da altre, dobbiamo mostrare personalità. Devo meritarmi di allenare l'Inter"

Dopo lo 0-0 di San Siro contro il Napoli, l'Inter si prepara al difficile appuntamento di Marassi contro la Sampdoria. Nerazzurri alla ricerca di punti preziosi a Genova, per proseguire la marcia verso l'obiettivo Champions League. A presentare la sfida contro la squadra di Marco Giampaolo, ci ha pensato come al solito Luciano Spalletti. "La partita contro il Napoli è un misuratore di forza efficace, perchè hanno fatto gol a tutti – ha dichiarato l'allenatore nerazzurro - E non aver subito reti contro di loro è stata una prova di forza importante. L'approccio alla partita contro la Sampdoria sarà fondamentale, è un'ottima squadra con un bravo allenatore come Marco Giampaolo. Bisognerà giocare in velocità e dare seguito alle azioni, perchè sono una squadra forte. E noi dovremo essere così, essere una squadra che pensa prima e va a ritagliarsi gli spazi giusti. Mi aspetto una partita fino all'ultimo secondo difficile, gara da persone che sanno valutare velocemente e che hanno caratteristiche di contrasto e di forza d'impatto mentale sulla partita. Mi aspetto personalità dalla squadra, dobbiamo ripeterci dopo la partita con il Napoli. La corsa Champions passa dalla sfida di Marassi? Anche, ma passa pure da altre partite. La Sampdoria lascia pochi punti nel proprio stadio, ma noi abbiamo bisogno di farne per raggiungere il nostro obiettivo. Le squadre di alta classifica hanno passo e corsa, abbiamo vita dura. Noi dobbiamo avere la forza per fare undici partita a un certo livello, non funziona fare una partita bene e altre non al massimo. Purtroppo non sono stato all'altezza di evitare questo rendimento altalenante, abbiamo fatto grandi partite contro Napoli, Juve e le romane per poi sbagliare contro altre squadre. Non possiamo più sbagliare, le motivazioni devono essere a duemila fino a fine campionato. Spingiamo sui pedali".

"Devo meritarmi di allenare l'Inter"

Spalletti ritorna poi sulla partita col Napoli, al termine della quale aveva detto che gli azzurri avevano più qualità dell'Inter: "Il significato delle mie parole? E' un problema più nostro che vostro. Noi cerchiamo soluzioni, di metterci qualcosa in più. Nella nostra qualità c'è dentro il carattere, la personalità, il passo, il modo di interpretare le partite. A volte ce la mettiamo tutta, queste cose le dico perchè ci sia una presa di considerazione attraverso il dialogo. Ho il contratto di due anni, devo meritarmi di allenare l'Inter. Ho a disposizione due direttori bravissimi, attraverso le loro qualità abbiamo portato a Milano due calciatori importanti come Lisandro e Rafinha. Ambisco ad allenare una formazione vera, non l'Inter virtuale. Ho difeso Perisic? La flessione non c'è stata più di tanto. Ieri è rimasto a calciare da solo, c'era Crespo che lo guardava da bordo campo e apprezzava le qualità di questo ragazzo. Se riuscisse a dare il massimo, sarebbe tanta roba. A volte i calciatori passano dei periodi in cui non riesco a distribuire le proprie qualità in tutte le partite. Si accetta, conoscendo le qualità di ognuno".