Milan, Fassone: "Data derby? Delusi dall’Inter, dimostreremo loro che si può giocare a ridosso della Juve"
Serie ALe parole dell’amministratore delegato rossonero ai microfoni di Sky Sport sul derby di Milano che verrà recuperato mercoledì 4 aprile alle 18:30: "Avevamo offerto altre date, i nerazzurri hanno rifiutato per non giocare in prossimità della gara contro la Juventus. Dimostreremo loro che si può fare"
Una vittoria in rimonta che dà seguito alla striscia di successi consecutivi in campionato e che permette al Milan di proseguire nell’inseguimento alla Champions League. Dopo il 3-2 di San Siro contro il Chievo, però, l’amministratore delegeto rossonero Marco Fassone si è soffermato sulla data del recupero del derby di Milano che - dopo essere stato rinviato lo scorso 4 marzo a causa della tragica scomparsa di Davide Astori – verrà disputato mercoledì 4 aprile alle ore 18:30. Uno scenario che non ha lasciato soddisfatta la dirigenza rossonera, che aveva proposto altre ipotesi, tra le quali le date del 25 aprile e del 1 maggio. Il rifiuto della società nerazzurra, come spiegato dallo stesso Fassone ai microfoni di Sky Sport – dovuto alla mancata volontà di disputare la gara a ridosso dell’impegno della squadra di Spalletti contro la Juventus, in programma il prossimo 29 aprile.
"Siamo amareggiati, il derby merita una cornice di 80.000 spettatori"
Il rifiuto della società nerazzurra arriva in conformità al regolamento, che prevede che le gare rinviate debbano essere recuperate entro due settimane, a meno di accordi tra i club interessati o impossibilità legate al calendario. "Siamo davvero molto amareggiati – ha spiegato Fassone -, abbiamo fatto tutto il possibile e abbiamo offerto all’Inter le date del 25 aprile e del 1 maggio per disputare il derby. Abbiamo anche coinvolto Malagò. Sarebbe stato possibile giocare di pomeriggio e fare così in modo che potesse essere disputato un match da 80.000 persone. Spero in ogni caso che i nostri tifosi riempiano San Siro, così come hanno fatto nella gara contro l’Arsenal, perché questo derby merita una cornice di 80.000 spettatori".
"Mostreremo all’Inter che si può giocare a ridosso della gara con la Juve"
Poi la spiegazione dettagliata: "Il mio referente è l’ad nerazzurro Alessandro Antonello e immagino che lui abbia parlato anche con Giovanni Malagò. La motivazione per la quale si è deciso di giocare il 4 aprile è che l’Inter ha una partita particolarmente complicata, quella contro la Juventus, il prossimo 29 aprile e quindi, da un punto di vista sportivo, per loro era più favorevole giocare il 4 aprile. Non c’è nessuna polemica perché il regolamento dà ragione a loro, l’Inter ha fatto la sua scelta. Io spero che i tifosi non siano disturbati, ma questo è il regolamento. Ogni tanto, però, il buonsenso potrebbe aiutare ad andare un po’ più incontro alla gente. Saremo noi a giocare la partita con la Juventus quattro giorni prima del derby, cercheremo di dimostrare che si possono disputare in pochi giorni due partite di quel livello".
"Gattuso, lavoro straordinario. Rinnovo? A breve parleremo"
Non soltanto le parole sulla data del derby con l'Inter, Fassone ha anche parlato del rendimento del Milan e ha elogiato Gennaro Gattuso, il cui rinnovo del contratto pare ormai imminente. "Rispetto a quello visto a novembre e dicembre, questo è un altro Milan sicuramente. Ha cambiato pelle e va dato certamente merito a Gattuso di aver fatto un lavoro straordinario - ha detto l'ad rossonero -, che è andato anche al di là di quelle che erano le nostre previsioni. Assistere oggi alle nostre partite, vadano come devono andare, soffrendo come stiamo soffrendo anche fino al 94’ come domenica scorsa a Genova, ma è un Milan che da’ soddisfazione, che non molla mai, che ha preso l’anima del suo attuale condottiero, ma che mi pare abbia anche sistemato una serie di cose dal punto di vista tattico che permettono di andare a vedere le partite con un sentimento diverso. Per Gattuso rinnovo imminente? Il parere tecnico è giusto che lo dia il Direttore, se ne può parlare sicuramente, non c'è nessun tipo di pregiudiziale su Gattuso, di dubbio o di messa alla prova, ha dimostrato quello che doveva dimostrare, per quello che riguarda la parte contrattuale ed economica con lui c’è un rapporto tale di trasparenza e serenità che troveremo, penso a breve, il momento giusto per sederci e parlare di futuro insieme". In chiusura un pensiero sul rapporto tra i risultati di campo e i riscontri economici: "Quanto conta il rendimento della squadra quando bisogna andare a trattare a livello finanziario? Conta sì - ha concluso Fassone -, conta per due ragioni: la prima perché il calcio, diversamente da qualunque altro business, ha al suo interno una componente emotiva e passionale, per cui se anche stai parlando con un interlocutore finanziario, con una banca e con un grande fondo, il fatto di vedere che la squadra vince e inanella una serie di risultati positivi, ha morale e carattere, aiuta nella discussione. Il secondo è squisitamente economico e cioè che queste vittorie, che lasciano ancora intravedere uno spiraglio che tre mesi fa sembrava oggettivamente non esistere più, e quindi una possibile partecipazione a una coppa più importante, una possibile vittoria della Coppa Italia in cui sei ancora in corsa e ti vai a giocare una finale, certamente ha un risvolto non solo emotivo ma anche di natura economica".