Presente all'evento KickOffers, Campedelli ha parlato del futuro di Maran: "Rischio esonero? Non penso a perdere ma a vincere la prossima sfida, non mi preoccupo adesso della sconfitta. Se l’allenatore non avesse la mia fiducia, l'avrei già cambiato"
Anche quest’oggi il Chievo di Rolando Maran si è ritrovato in campo per la sessione di allenamento programmata: dopo la doppia seduta di allenamento di ieri a Veronello - divisa tra la mattinata in palestra e il pomeriggio in campo - l’allenatore e il suo staff tecnico hanno nuovamente guidato il gruppo nel lavoro odierni, per arrivare così al massimo della condizione al prossimo appuntamento che vedrà i veronesi impegnati contro la Sampdoria in casa, al Bentegodi. L’obiettivo è quello di tornare a vincere per cancellare il ko di San Siro contro il Milan e trovare così altri punti pesanti per la salvezza. Chi si è mostrato tranquillo in vista del finale di stagione è il presidente del Chievo Luca Campedelli. Presente all'evento KickOffers a Milano, il numero uno del club gialloblù ha parlato anche della situazione dell’allenatore: "Se Maran è a rischio esonero? Non penso a perdere ma a vincere con la Sampdoria, non mi preoccupo adesso della sconfitta. E' poco elegante chiedere se l’allenatore potrà rischiare 'in caso di'. Poi, per carità, servirà vedere la partita ma Maran è e sarà l'allenatore del Chievo e non si pone il problema. Non avesse la mia fiducia, l'avrei già cambiato. Quelli che hanno il 99% di fiducia, non sono tecnici del Chievo Verona".
Poi, sulla squadra, Campedelli ha aggiunto: "Sono tranquillo, non abbiamo fatto ottime prestazioni ma non eravamo fenomeni prima e non siamo dei brocchi adesso. L'obiettivo è sempre stato la salvezza fino all'ultimo secondo dell'ultima partita. Gli anni scorsi eravamo stati abituati troppo bene, ci sta di soffrire. Dobbiamo serrare le fila e andare avanti, adesso, senza paura. E come ho detto quello che conta ora è tornare a vincere contro la Sampdoria. La Serie A è più dura? Sì, è più difficile, per certi versi ci siamo messi nei guai da soli. Però possiamo venirne fuori, dobbiamo essere bravi noi. Tutto qua. Poi è normale che tutti facciano di tutto per salvarsi. In caso di retrocessione? Pensiamo alla salvezza, è presto per parlare di questo. Tireremo le somme tra dieci partite. Ne parleremo, forse, più avanti. Adesso non è mia intenzione farlo", ha concluso.