L'allenatore nerazzurro alla cerimonia per la Panchina d'Oro: "Ho avuto la possibilità di conoscere una società competente, spero di lavorare qui anche in futuro. Icardi? Non si abbatte alla prima non convocazione, è forte e andrà al Mondiale. Per la Nazionale italiana dico uno tra Mancini e Ancelotti"
Cerimonia per la consegna della Panchina d'Oro, tutti gli allenatori d'Italia riuniti a Coverciano per quest'appuntamento importantissimo. C'era regolarmente anche Luciano Spalletti, che ha parlato del momento dell'Inter: "La sosta non ha interrotto niente, andremo a giocare le prossime partite convinti di avere delle potenzialità importanti di cui siamo venuti a conoscenza e che ci possono condurre al traguardo – ha dichiarato l'allenatore nerazzurro - Dobbiamo fare risultati partita dopo partita, dopo l'Hellas Verona avremo tre trasferte tutte difficili. Ma per l'obiettivo che abbiamo, dobbiamo dare risposte concrete in tutte e tre le gare. L'estate scorsa ho pensato che sarebbe stato bello allenare l'Inter, ho conosciuto una società competente con cui vorrei collaborare anche in futuro. Ci sono stati dei momenti in cui non sono stato contento, ma ci siamo meritati questa classifica per quello che abbiamo fatto. Attraverso queste conoscenze si può programmare qualcosa di diverso, di più strutturato per lottare contro quelle squadre che hanno calciatori importanti e una solidità mostrata già negli anni precedenti. Dovevamo fare passi da gigante per competere contro di loro, secondo me la squadra ha fatto grandi cose per lottare in questo sprint finale". Spalletti si affida ai gol di Mauro Icardi, rimasto a Milano ad allenarsi per la mancata convocazione in Nazionale: "Quando si parla di lui bisogna stare attenti, sono evidenti le sue qualità e la sua forza mentale. Non lo metti in difficoltà con una non convocazione o con dei fischi. Lui si riprende il tempo perso nell'occasione successiva, è forte. Sampaoli vuole conoscere altri giocatori per avere una concorrenza forte, ma Mauro andrà ai Mondiali. Lautaro Martinez? A me interessano Icardi, Perisic, Karamoh e i calciatori che alleno".
"Per l'Italia dico Ancelotti o Mancini"
Spalletti parla poi della panchina della Nazionale, indicando i suoi ct ideali: "Il risultato ha falsato la prestazione con l'Argentina, l’Italia ha giocato una buona partita. Di Biagio questo ruolo se lo deve giocare con i nomi che hanno più esperienza, ma sa fare il suo lavoro. Io dico Ancelotti o Mancini, due profili di assoluto valore che hanno delle conoscenze. Mi piacciono, ma sarà difficile per entrambi".L'allenatore dell'Inter torna poi sulla premiazione per la Panchina d'Oro: "Penso sia stato corretto votare Allegri per quello che ha fatto vedere lo scorso anno, è arrivato in fondo a tutte le competizioni ed è oggettivamente il vincitore. Poi chiaramente per lui è più facile rispetto ad altri allenatori come Gasperini, mi avrebbe fatto piacere se avesse vinto anche lui perchè l'anno scorso ha fatto un grandissimo lavoro".