Il portiere polacco della Juventus a Tuttosport: "Ho giocato anche un po' di più rispetto a quanto mi sarei aspettato, sono molto contento. Sto imparando tanto da Buffon, Gigi è una leggenda e sarebbe un bene se dovesse decidere di continuare. Ma non mi sento una riserva"
Una scelta che rifarebbe a occhi chiusi, nessun dubbio. "Mi aspettavo di venire qui e di lottare per conquistare trofei. Siamo arrivati a marzo e siamo in corsa in tutte le competizioni. Ho avuto anche la fortuna di giocare un po' di più di quanto pensassi e credo di aver fatto abbastanza bene. Quindi sono molto contento", parole di Wojciech Szczesny. Il portiere polacco della Juventus si racconta in un’intervista rilasciata a Tuttosport nel corso della quale motiva anche la scelta di accettare la scorsa estate la proposta bianconera nonostante la presenza di Buffon e il ‘rischio’ di giocare poco: "Una volta capito che era tempo di andare via dall'Arsenal, è subito arrivata l'offerta della Juventus e a quel punto la scelta è stata molto facile. Da una parte, è vero, sapevo che c'era Gigi che è una leggenda della storia del calcio, però per me era anche un'opportunità di allenarmi con il portiere più forte del mondo. E siccome io credo di avere tanto spazio per migliorare, era un'occasione enorme imparare da un campione così".
"Non mi sento una riserva. Sto imparando tanto da Gigi"
Wojciech Szczesny che poi sulla sua avventura in bianconero aggiunge: "Penso che sia un'esperienza positiva un anno da... ecco, non portiere di riserva, perché non mi sento riserva, perché non mi sento così, ma comunque da portiere che non gioca tutte le partite. Perché io non ho mai vinto un campionato e posso imparare sia da Gigi sia da altri campioni come comportarmi in certe situazioni. Poi sarà molto più facile diventare titolare dopo questa esperienza. Proprio perchè ora posso imparare dai campioni senza troppa pressione addosso. Cosa si impara allenandosi con Buffon? A livello tecnico, molto. Ma la cosa più importante è la sua leadership: come comportarsi in certe situazioni, i rapporti con i compagni, come aiutarli, come comandare la difesa. Credo che questi aspetti siano fondamentali", ha proseguito il portiere della Juventus. Che poi su Buffon aggiunge: "Poi, naturalmente, guardarlo durante l'allenamento e la partita mi aiuta tanto. Ho l'umiltà di dire che ho tante cose da imparare e ho un campione da osservare da vicino. Cosa mi ha colpito di più di lui? Dopo la sconfitta in Supercoppa e con Lazio e Sampdoria, Gigi, così come tutto il gruppo, non aveva panico. Ma c'era tranquillità, serenità e consapevolezza del fatto che bisognava solo andare in campo e lavorare. Questa è una cosa molto diversa da quello che ho vissuto nelle altre squadre", le parole di Szczesny.
"Buffon continua? Un bene per tutti"
Szczesny che è pronto a raccogliere l'eredità di Buffon, ma… senza fretta: "Credo che se Gigi continuasse sarebbe un bene per lui e per la squadra. Perché la squadra ha ancora bisogno di Buffon: come capitano e come grande portiere. L'età è solo un numero: anche negli ultimi anni è stato il portiere più forte, o tra i più forti, in Serie A e con il suo status di leggenda aiuta molto la squadra e sarebbe una soluzione perfetta". Il portiere parla poi degli obiettivi della Juventus: “Vogliamo vincere tutto. Non è irreale. Ci sono squadre più forti in Europa, però noi abbiamo qualità, umiltà nel difendere ed essere compatti. In campionato e Coppa Italia invece dobbiamo per forza vincere, non c'è altra strada. Cosa significherebbe vincere il primo scudetto? Gioia, ma soprattutto fiducia". Szczesny poi aggiunge: "Se consiglierei a Florenzi di venire alla Juventus? Se qualcuno me lo chiedesse, direi sempre che venire alla Juve sarebbe un passo molto importante perché qui devi vincere tutto. Direi che è la squadra giusta per un grande giocatore. Poi Florenzi, non lo so... Io non ho parlato con nessuno, ma per un giocatore che vuole diventare più forte di quello che è la Juve sarebbe un passo perfetto", ha aggiunto il portiere polacco.
"Da piccolo volevo fare il musicista"
"I miei segreti? Due anni fa ho cominciato a fare meditazione, lo faccio molto anche prima della partita. Esperienza e meditazione servono molto. La musica? Credo che aiuti tutti. E poi con mia moglie è una cantante è diventata una mia piccola passione perchè devo ascoltarla. La musica è sempre presente a casa mia. Io suono il pianoforte, mia moglie canta. E' una cosa che mi aiuta a staccare. Ho anche scritto il testo di una canzone insieme a mia moglie. Da piccolo volevo fare il musicista, era il mio sogno", ha concluso Szczesny.