Roma, Di Francesco: "Nessun rimpianto, Juve e Napoli più forti. Il Barcellona? Non farò come Mou"

Serie A

L’allenatore giallorosso ha parlato ai microfoni di Sky Sport a margine della premiazione della Panchina d’Oro: "In campionato avremmo potuto fare niente, ma chi ci sta davanti è superiore. Il Barcellona? Non dobbiamo fermare solo Messi, ma tutta la squadra. E non farò come Mou..."

DI FRANCESCO: "NESSUNA PAURA DEL BARCELLONA"

Da un lato il rimpianto per qualche occasione di troppo persa, dall’altro la consapevolezza di avere davanti due squadre più forti. Schietto e sincero Eusebio Di Francesco, che a margine della premiazione della Panchina d’Oro – riconoscimento vinto da Massimiliano Allegri – ha parlato della stagione della Roma. Momento importantissimo per i giallorossi, attualmente terzi in campionato e attesi dalla sfida sulla carta proibitiva nei quarti di finale di Champions League contro il Barcellona. "Per la Panchina d’Oro io ho votato per Gasperini – ha detto Di Francesco ai microfoni di Sky Sport - perché ha fatto veramente grandissime cose con l'Atalanta e secondo me meritava, ma allo stesso tempo ha vinto un allenatore che sta facendo benissimo. Se ho qualche rimpianto per non essere lì davanti a lottare con Juventus e Napoli? Io cerco sempre di guardare avanti e non troppo indietro, ma di certo dico che avremmo potuto fare meglio. C'è stato un periodo difficile in cui abbiamo fatto veramente troppi pochi punti, anche se ho sempre ritenuto che sia Juventus che Napoli hanno qualcosa in più di noi".

Messi? E’ il più forte del mondo, ma bisogna fermare tutto il Barcellona. E non farò come Mou...

Inevitabile un pensiero sui prossimi rivali in Champions League, Di Francesco ha però voluto tenere alta l’attenzione sul Bologna, squadra da affrontare alla ripresa del campionato. "Il Barcellona? Ovvio che c'è il pensiero, ma dobbiamo pensare prima al Bologna, è una partita molto importante per noi per cercare di mantenere questo terzo posto importantissimo anche per il futuro. Allo stesso tempo andremo a giocare una partita, quella contro i blaugrana, che ci deve dare grande soddisfazione: la dovremo affrontare con la spigliatezza, con la capacità e con il desiderio di fare bene. Se penso a come fermare Messi? Non ne ho parlato con nessuno perché è una cosa a cui devo pensare io. In ogni caso non dobbiamo fermare solo Messi, che ritengo sia il giocatore più forte del mondo, ma tutto il Barcellona. Questa è la cosa più importante. Non esiste una marcatura dal mio punto di vista a uomo, ma servirà di certo una particolare attenzione. Se farò come Mourinho con l'Inter nel 2010? Non credo di avre questo atteggiamento tattico e di affrontare il Barcellona in quel modo, ritengo che non bisogna perdere la nostra identità e non abbassarci troppo. Il mio pensiero è quello di non fare una gara di attesa cercando di rimanere nella metà campo avversaria. I tifosi mi dicono 'Daje, ce la facciamo'. Dobbiamo affrontare la gara con grandissimo rispetto per l’avversario ma non con paura, è una cosa che dobbiamo allontanare. Il fatto che negli anni precedenti non si è andati avanti in Champions sta a significare che abbiamo fatto cose importanti. E la possibilità di andare ancora avanti è motivo di grande soddisfazione. Quello che dico a miei ragazzi e all’ambiente è 'Non accontentiamoci'".