Fiorentina-Crotone, Zenga: "Voglio una squadra indomita e combattiva"

Serie A
Zenga, Crotone (Ph sito Crotone)
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L'allenatore della formazione calabrese presenta la sfida contro la Fiorentina: "Voglia una squadra indomita, furente, tenace e combattiva. In settimana ho visto lo spirito giusto nel gruppo". Sulla scomparsa di Mondonico: "E' stato un maestro"

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Idee precise e un messaggio chiaro all'ambiente in vista della sfida contro la Fiorentina. "Voglio un Crotone indomito, furente, tenace e combattivo: la mia squadra è questa. Il simbolo della società è lo squalo: un cacciatore, non una preda. Dobbiamo avere questo atteggiamento fino alla fine. Ho visto questa settimana una squadra che si è allenata con grande attenzione, dedizione e voglia. Ho visto lo spirito giusto da parte chi è tornato dagli impegni con la Nazionali, penso inoltre di aver recuperato quasi tutti i calciatori", firmato Walter Zenga. A due giorni dalla sfida del Franchi, l'allenatore della formazione rossoblù presenta così la gara contro la formazione viola: "Dobbiamo andare su qualsiasi campo a giocarci ogni gara con grande attenzione. Non mi piace dire che quelle che ci attendono sono dieci finali, ma di certo quella di sabato è una sfida importante. Partite del genere si giocano con la giusta determinazione. Ho fatto i complimenti a Pioli – allenatore competente – per come hanno reagito a quanto purtroppo accaduto: la sua Fiorentina gioca un bel calcio e sono in una condizione di grande unità", ha aggiunto Zenga.

"Mondonico è stato un maestro"

Nel corso della conferenza stampa pre Fiorentina, l'allenatore del Crotone ha poi voluto ricordare Emiliano Mondocnico scomparso quest'oggi: "Lascia un grande vuoto perchè è stato un maestro e perchè il suo carattere lo ha portato a lottare con grande determinazione contro un male incurabile. È sempre stato con la testa alta ed il sorriso, non facendo notare niente a nessuno. E' una perdita molto sentita per noi che lo abbiamo conosciuto ed avuto come avversario. Non ho mai avuto la fortuna di averlo come allenatore, ma devo dire che ha scritto cose importanti per il calcio italiano. L'immagine di lui ad Amsterdam con la sedia alzata resterà per sempre nella storia del calcio", ha concluso Walter Zenga.