Milan, Gattuso non ci sta: "Sconfitta che brucia, potevamo anche vincere. Derby decisivo"

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Gennaro Gattuso, allenatore del Milan (getty)

L'allenatore rossonero dopo la sconfitta 3-1 dello Stadium: "Siamo inferiori fisicamente, non tecnicamente. Potevamo fare molto meglio". Sulle ambizioni della squadra: "Derby decisivo, ma per alzare l'asticella bisogna migliorare nei dettagli. Rinnovo? Sono tranquillo"

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Un ottimo Milan per più metà gara non basta: a vincere, allo Stadium di Torino, è la Juventus. 3-1 severo quello incassato dai rossoneri, riusciti inizialmente a recuperare l’iniziale svantaggio (firmato da Dybala) grazie al gol del grande ex, Leonardo Bonucci. Un KO del quale così Gennaro Gattuso ha parlato dopo la gara: “Nessuna scusante, avevamo fatto quello che dovevamo fare. Nel secondo tempo si poteva fare meglio in qualche ripartenza. Se ancora non si riesce a vincere questo tipo di partite forse è perché ancora ci manca qualcosa a livello fisico. Ci dispiace perché il risultato è molto bugiardo. Calo nel secondo tempo? Quando entrano giocatori come Costa e Cuadrado bisogna essere una macchina perfetta. Dispiace non aver concretizzato meglio le occasioni che abbiamo avute. Dovevamo fare meglio a campo aperto con le nostre qualità”. Sui cambi, poi: “Quando arrivi al 70’ contro giocatori come Costa e Cuadrado bisogna avere grandissima gamba e fisicità. La differenza fra la Juve e Milan in questo momento è la fisicità, non la tecnica. La loro veemenza, la loro forza”.

"Ko che mi brucia. Arrabbiato per gli errori del secondo tempo"

Gattuso ha poi parlato della voglia di vincere dei suoi, a -8 dall’Inter: “Se devo recuperare per la Champions League non penso al pareggio, c'era la sensazione che la partita si potesse portare a casa. Biglia l'ho cambiato perché avevo paura del rosso. Non abbiamo perso la partita per i cambi, abbiamo avuto tante occasioni e non le abbiamo sfruttate. La Juve dopo qualche occasione ti fa gol”. Amareggiato l’allenatore rossonero: “Mi brucia, non vengo qui a fare il sorriso da ebete. Mi brucia, dopo sette anni ed una partita così ti brucia. Alzare l'asticella? L'asticella si alza quando Calhanoglu non si ferma dopo aver sbagliato un pallone, se avesse alzato il culo forse sarebbero state diverse le cose. Sono arrabbiato per queste cose. La prestazione rimane, ma se vogliamo diventare una grande squadre queste cose non dobbiamo commetterle. La Juventus non commette queste sciocchezze qua”. Derby spareggio in settimana: “Penso proprio di sì, dobbiamo stare attenti anche all'Europa League. Il rinnovo? Forse saranno le ultime dieci partite o resterò altri tre anni, adesso non è la mia priorità, sono tranquillo”, ha concluso.