È morto Sauro Tomà, ultimo superstite del Grande Torino

Serie A
Sauro Tomà (Lapresse)
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È mancato a 92 anni l'ultimo superstite di una squadra storica. Il 4 maggio 1949, quando la squadra granata, di ritorno da un'amichevole a Lisbona, si schiantò sulla collina di Superga, il difensore era assente per i postumi di un infortunio a un ginocchio. "Ciao Sauro, ultimo degli Invincibili", il ricordo del Toro

È morto Sauro Tomà, l'ultimo superstite del "Grande Torino". "Hai raggiunto i tuoi compagni in cielo. Ciao Sauro, ultimo degli Invincibili", si legge in un tweet sul profilo ufficiale del club granata. Tomà aveva 92 anni ed era ricoverato all'ospedale Mauriziano. Il 4 maggio del 1949, quando l'aereo della squadra granata si schiantò sulla collina di Superga al rientro da un'amichevole a Lisbona, era assente per i postumi di un infortunio al ginocchio. Difensore e mediano, viveva nel capoluogo piemontese vicino allo Stadio Filadelfia, il 'tempio' della squadra granata. “Il Presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club - dirigenti, dipendenti, allenatori, calciatori, settore giovanile - costernati per la triste notizia - si legge sul sito del club granata -, partecipano sentitamente al dolore della famiglia per la scomparsa di Sauro Tomà, l’ultimo degli Invincibili, straordinaria memoria storica del Grande Torino e magnifico testimone di un’epopea leggendaria”. Nato a La Spezia il 4 dicembre 1925, il difensore ha disputato tre stagioni con la maglia del Toro (dal 1947 al 1950), vincendo due scudetti. "Assieme ai calciatori Pietro Biglino, Renato Gandolfi e Luigi Giuliano, al Presidente del Torino Ferruccio Novo e al radiocronista Nicolò Carosio, tutti trattenuti a Torino per un motivo o per l’altro - ricorda la società granata -, causa un infortunio al ginocchio (che poi gli fece terminare anzitempo la carriera agonistica) Tomà non partì per la trasferta di Lisbona, scampando pertanto miracolosamente alla tragedia di Superga ma non a una malinconica tristezza che poi lo avrebbe accompagnato per tutta la sua esistenza. Lo sport - aggiungono - perde un protagonista assoluto di un’epica epoca, il Toro piange un autentico gentiluomo e lo storico punto di riferimento per tutti coloro che amano la storia e la maglia granata. Alla sua famiglia, ai suoi cari, ai tantissimi amici l'affettuoso abbraccio di tutto il Torino Football Club".