Inter, Maicon: "Quando vinci il Triplete in una squadra così, resti nella storia per sempre"

Serie A

Dall'anno perfetto con i nerazzurri (il 2010), al periodo con la Roma, all'importanza di José Mourinho: il brasiliano si racconta nella prossima puntata de "I Signori del calcio" in onda sabato 14 aprile alle 19:15 su Sky Sport 1 (e in replica domenica 15 aprile alle 12:30 su Sky Sport 3)

Il Triplete, Mourinho, la Roma e Francesco Totti. Ma non solo. Protagonista della prossima puntata de "I Signori del calcio" in onda sabato 14 aprile alle 19:15 su Sky Sport 1 (e in replica domenica 15 aprile alle 12:30 su Sky Sport 3), Maicon Douglas, fenomenale terzino destro brasiliano dell’Inter che vinse tutto nel 2010 si è lasciato andare ai ricordi, ripercorrendo gli anni italiani di una carriera molto importante. Inevitabile partire dalla vittoria più attesa con i nerazzurri: la Champions League. "Per me sicuramente il momento più importante è stato a Kiev, contro la Dinamo - spiega -. Perché lì abbiamo cambiato la nostra stagione […] Poi con il Barcellona: mi ricordo bene quando Thiago Motta è stato espulso, abbiamo parlato fra me Lucio, Samuel, Chivu e Zanetti, e ci siamo detti: 'Ragazzi adesso dobbiamo dimostrare il nostro lavoro in difesa, perché oggi dobbiamo far vedere cosa facciamo in allenamento'. E così è stato, abbiamo difeso bene, perché Eto’o faceva il terzino sinistro, Pandev faceva il terzino destro. A noi serviva difendere. Quindi è andata bene […] In quel momento per la gente è facile pensare che dopo che passi con il Barcellona prendi il Bayern Monaco e vinci. Ma non è così, era una partita difficile, l’abbiamo affrontata nel migliori dei modi ed è andata bene alla fine perché abbiamo fatto una partita secondo me perfetta. È difficile vincere il Triplete. Però sono dei bei ricordi, perché quando arrivi a fare una cosa del genere in una società come l’Inter, sicuramente rimarrai nella storia per sempre”.

L’importanza di José Mourinho

"È stato corretto con tutti […] ha detto quello che voleva dai giocatori, e tutti hanno capito subito che personaggio era. Quando è arrivato lui è iniziato il momento che il Presidente voleva, quello di vincere una competizione importante. Quando lui è arrivato abbiamo capito subito che quello era il momento. Aveva dato un foglietto ai giocatori e lì diceva tutto quello che voleva da ognuno. Qualcuno ha letto, qualcuno no, e quelli che non hanno letto hanno sbagliato, perché lì c’era tutto. Nel mio modo di pensare, lui è bravissimo a mettere i giocatori in condizione di fare le grandi partite. Mentalmente è proprio speciale".

I derby vissuti con Inter e Roma

La sfida cittadina tra Roma e Lazio è vicina, ma Maicon ne ha vissute davvero tante: anche a Milano: “Il derby romano è una partita veramente speciale. Il mio primo derby tutta la gente diceva: “Dai, adesso dobbiamo vincere”. Perché era successa quella finale di Coppa Italia che la Roma aveva perso. E quindi il primo derby successivo lo dovevi vincere. È andata bene perché abbiamo vinto 2-0, ed è stato perfetto. La partita che sentivo di più però era il derby contro il Milan, perché è un derby speciale. Come abbiamo vinto il primo, è stato importante. Sentivo di più la partita contro il Milan che contro la Juve”.