Juventus-Sampdoria, Giampaolo: "Gara proibitiva sulla carta. Io sto con Buffon"
Serie AL'allenatore blucerchiato: "I bianconeri non saranno né scarichi né arrabbiarti dopo la Champions, sono sempre stati una squadra con grandi motivazioni. La reazione di Gigi a Madrid? Chi scende in campo ha sentimenti e vive di emozioni. Gli altri sono ragionieri da scrivania"
All’andata la Sampdoria era riuscita a fermare la Juventus a Marassi; i blucerchiati vanno ora incontro a una partita molto complicata all’Allianz Stadium contro una squadra ferita dall’eliminazione dalla Champions League. Marco Giampaolo lo sa e con la sua squadra si prepara alla sfida in programma domani alle 18. Alla vigilia della partita, l’allenatore della Samp ha parlato ai microfoni di Sky Sport concentrandosi principalmente sul momento dei suoi, sul futuro e sulla gara, ma anche sulla reazione di Buffon nel post di Real-Juve: "Ho già detto che è importante quello che fa la Sampdoria da qui alla fine del campionato. Siamo lì a ballare da settembre e vogliamo continuare a danzare. Io sto bene qui, sono 'padrone' di quello che è il nostro centro sportivo, il campo di allenamento, il terreno di gioco, quindi in blucerchiato sto bene. Adesso è importante raggiungere l’obiettivo e una volta fatto si potrà parlare del futuro. Ci si mette attorno ad un tavolo, si parla e si discute. I contratti sono importanti ma ciò che è più importante è la voglia e la motivazione, tutto resto non conta. La mia ambizione è quella di guidare questa squadra ancora in più di un derby".
"Io sto con Buffon"
"Quella contro la Juventus è una gara proibitiva - ha continuato l’allenatore - dalla partita di andata sono passate 18 sfide con altre squadre e da allora i bianconeri sono stati capaci di vincere 16 volte e pareggiare due subendo solo quattro gol. Sulla carta non siamo favoriti ma questo non significa che non ci proveremo e non andremo a Torino con l’idea di portare a casa un risultato positivo. Poi il valore della Juve l’ho detto poco fa. Loro non saranno né scarichi né arrabbiarti dopo la Champions, sono sempre stati una squadra con grandi motivazioni e il fatto di vincere sei scudetti consecutivi lo dimostra. Ottenere grandi risultati anche a livello internazionale significa che non si è né delusi né arrabbiati ma sempre motivati, con una mentalità vincente, con un DNA vincente. Sono forti, lo sanno loro e lo sappiamo noi. Le parole di Buffon? Io sto con lui, un amministratore delegato per fare una conferenza o un’intervista si prepara per due mesi mentre il calciatore vive di emozioni e sensazioni. Si è visto sfuggire all’ultimo secondo la possibilità di giocare una semifinale e l’idea di poter vincere la Champions quando il risultato era quasi impossibile da pronosticare. Penso che in lui siano montate sensazioni forti, avrebbe pagato per comprare un po’ di tempo. Per questo sto con lui, chi scende in campo ha sentimenti e vive di emozioni. Gli altri sono ragionieri da scrivania".