Le parole dell’allenatore viola ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio interno contro la Spal: "Sfortuna? No, poca precisione. Ma anche oggi abbiamo dimostrato di essere cresciuti, dobbiamo continuare così: possiamo giocarcela anche contro la Lazio"
Si ferma a sei la striscia di vittorie consecutive della Fiorentina. Nonostante una buona prestazione, i viola non sono riusciti a superare il muro eretto dalla Spal di Leonardo Semplici, che è riuscita a conquistare un altro punto importantissimo in ottica salvezza. 0-0 il risultato finale allo stadio Artemio Franchi: per Chiesa e compagni un’occasione sfumata per superare, almeno momentaneamente, il Milan al sesto posto in classifica. Lo sa bene Stefano Pioli, che al termine della gara è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: "In realtà sto già pensando alla prossima partita - ammette l'allenatore viola - oggi abbiamo interpretato bene la gara, quello che conta è la prestazione. Abbiamo creato tantissime occasioni contro una squadra che ha rischiato molto meno contro avversari più forti di noi, brava a chiudere gli spazi". Alla Fiorentina è mancata un pizzico di precisione sotto porta: "Oggi la palla non voleva entrare, nonostante i tanti pericoli creati. Ma fortuna e sfortuna non esistono, oggi ci è mancata la precisione".
"Possiamo giocarcela anche contro la Lazio"
"Stiamo dimostrando di essere in condizione - prosegue Pioli - e che possiamo giocare un buon calcio, oggi volevamo vincere per noi e per i tifosi che ci stanno aiutando tanto, ma siamo cresciuti e dobbiamo continuare così: contro la Lazio possiamo giocarcela". Per un attimo poi la partita passa in secondo piano e si parla del bel gesto dell'allenatore in memoria di Davide Astori, ovvero il tatuaggio con la scritta "DA13": "Mi dispiace che la cosa sia uscita, era qualcosa di personale. Quello che è accaduto ci rimarrà dentro per sempre, ho fatto questo gesto perché me lo sentivo". Tornando al pareggio, Pioli commenta così l'interruzione della striscia di 6 vittorie consecutive: "La mia storia dice un po' questo, anche alla Lazio e all'Inter mi ero fermato dopo un certo numero. Ma il campionato è ancora lungo e noi siamo qui a lottare in questa posizione, se ce l'avessero detto all'inizio saremmo stati contenti. Il derby di Roma? Lo guarderò, prima però mangerò un bel piatto di cappelletti. Sono partite che mi piacciono, ho vissuto il derby di Roma e so cosa comporta. E poi tra tre giorni giochiamo contro la Lazio".