Il portiere rossoblu ha fatto un primo bilancio della stagione del suo Genoa: “Credevamo di poter stare nella parte medio-alta della classifica, ma non è andata così. Siamo stati bravi però a cambiare subito l’atteggiamento e il modo di giocare”
Una stagione forse non all’altezza delle aspettative, a partire da quelle dei calciatori, che per il Genoa avevano immaginato un’annata differente. Ad ogni modo, i rossoblu possono contare su un buon vantaggio sulla zona retrocessione che dovrebbe garantire la salvezza. “Credevamo di poter stare nella parte medio-alta della classifica, ma non è andata così. Siamo stati bravi però a cambiare subito l’atteggiamento e il modo di giocare. Le partite che restano, con una salvezza ormai acquisita, ci serviranno per rendere dignitoso il nostro campionato. Puntiamo a fare 45 punti” ha detto Mattia Perin, in nell’intervista a La Gazzetta dello Sport, che è stata un’occasione anche per rivedere il suo rapporto con la città di Genova. “Ormai sono di casa, sono arrivato qui che avevo solo 15 anni. Mi basta guardare il mare quando sono triste per essere di nuovo di buon umore” ha proseguito il portiere.
Il futuro di Perin
Perin potrebbe essere giunto alla sua ultima stagione al Genoa, perché da anni è seguito da diversi top club italiani, su tutti il Napoli che con la partenza di Reina ha bisogno di un nuovo portiere affidabile: “Queste voci non mi infastidiscono, perché penso soltanto al campo senza sprecare energie in altro”. Il portiere è tra i candidati ad avere un ruolo nella Nazionale del futuro: “È un obiettivo, ma non un’ossessione. Quando Buffon smetterà, ci sono tanti ottimi portieri pronti a raccoglierne l’eredità, da Donnarumma a Sportiello, passando per Sirigu, Meret e Cragno. Tutta questa competizione, ad ogni modo, potrebbe aumentare il livello”.