Così l'allenatore dopo il novantesimo: "Mi spiace per il Verona, qui ho vissuto anni bellissimi, ma quando si va in campo ognuno cerca di fare il suo. Siamo stati leziosi in qualche circostanza e avremmo potuto chiudere prima la partita, ma non ci siamo riusciti"
Tre punti pesantissimo conquistati dal Sassuolo in casa dell’Hellas Verona. Il promo gol in Serie A di Lemos permette ai neroverdi di salire ancora in classifica e allontanarsi così dalle zone più calde della classifica. Si allunga la striscia positiva della squadra di Giuseppe Iachini, ora gli emiliani si trovano a quota 34 punti, all’undicesimo posto della graduatoria. Tre passi in più verso la salvezza contro una diretta concorrente, così dopo il fischio finale l’allenatore neroverde ha analizzato la prestazione di serata e il risultato: "Siamo venuti qui a giocare una partita intensa, siamo stati attenti e concentrati e abbiamo creato i presupposti per fare gol. Nicolas ha fatto anche delle parate decisive, diciamo che non abbiamo mai rischiato nulla. Avremmo potuto fare di più sul finale di gara, ma va bene così. Mi spiace per il Verona, qui ho vissuto anni bellissimi, ma quando si va in campo ognuno cerca di fare il suo. Questa tifoseria è sempre una grande tifoseria, a loro faccio un grande in bocca al lupo, si meritano molto. Abbiamo fatto una partita molto aggressiva e intensa, non era certo facile per il Verona".
"Siamo stati leziosi in qualche circostanza e avremmo potuto chiudere prima la partita, ma non ci siamo riusciti. Il Verona ha dimostrato in altre circostanza, quando non se lo aspettava nessuno, di riuscire a vincere. Verona resta per me sempre una città di grande affetto e spero il meglio per questa società. Noi siamo stati aggressivi e con un pressing alto. Abbiamo concesso poco, siamo stati concentrati e abbiamo fatto di più. Siamo stati a volte leziosi, con tranquillità potevamo chiuderla. Un passo verso la salvezza? Per noi sì. L’Hellas è condannato? Non penso sia stata la partita di oggi. Ma il Verona è ancora lì, il Crotone ha le sue partite difficili con diversi scontri diretti. La storia è piena di queste situazioni particolari. Le squadre sopra sono lì a tre o quattro punti. Non abbiamo condannato noi la squadra di Pecchia. Anche perché mancano ancora 5 partite, i campionati si giocano fino alla fine".