L’allenatore: "Contro la Samp abbiamo fatto una buona prestazione, ma è chiaro che possiamo ancora migliorare correggendo alcune cose. La prestazione di Genova mi è piaciuta, mentre quella di Crotone ha lasciato un po’ l’amaro in bocca a tutti"
La sconfitta contro la Sampdoria da cancellare e una parte di tifoseria da riconquistare. Il Bologna di Donadoni si avvicina alla sfida di domani contro il Cagliari e nella conferenza stampa pre partita è stato lo stesso allenatore rossoblù a presentare i temi del match, tra le condizioni della squadra, il futuro e il modo migliore per raggiungere la salvezza aritmetica e chiudere così un campionato altalenante: "Contro la Samp abbiamo fatto una buona prestazione, ma è chiaro che possiamo ancora migliorare correggendo alcune cose - ha dichiarato Donadoni - le partite spesso vengono decise da episodi. La prestazione di Genova mi è piaciuta, mentre quella di Crotone ha lasciato un po’ l’amaro in bocca a tutti. Striscioni dei tifosi? Ringrazio chi sostiene sempre la squadra e il sottoscritto. Spero di riuscire a far cambiare idea anche ai tifosi più critici. L’anno scorso il Bologna ha chiuso il campionato a quota 41 punti, quest’anno abbiamo tutte le carte in regola per superarli".
Donadoni ha poi anche fatto il punto sulla situazione infortunati; saranno quattro i sicuri assenti alla Sardegna Arena: "Domani non ci saranno Donsah, Destro, Pulgar ed Helander. Inoltre dovremo valutare bene le condizioni di Palacio. Poli e Nagy hanno recuperato. Orsolini si sta giocando le sue carte, col Cagliari ha le stesse possibilità di scendere in campo dei suoi compagni di reparto. La difesa a tre? È un’ipotesi, ma senza Helander abbiamo un cambio in meno". Così poi l’allenatore ha parlato del suo passato in Sardegna ma anche del suo futuro - di cui si è parlato in città nelle ultime ore: "Il Cagliari ha tanto voglia di fare risultato. Dovremo essere pronti e preparati a questo tipo di atteggiamento. Io al Cagliari l’anno prossimo? Onestamente non ho avuto alcun contatto coi sardi. Ho un ottimo ricordo della mia esperienza in Sardegna. Quando sono tornato al Sant’Elia da avversario sono sempre stato accolto alla grande, in più di un’occasione tifosi sardi mi hanno fatto venire la pelle d’oca. Questi sentimenti significano tanto per me", ha concluso l’allenatore rossoblù.