L’allenatore: "Avevamo messo la partita in pari, ma ci è stato annullato per un fallo di mano che vorrei rivedere. Nel secondo abbiamo rischiato in un paio di circostanze. Però avevamo pareggiato con Orsolini e anche dopo aver rivisto le immagini non capisco perché la rete sia stata annullata"
Il Bologna non riesce a ritrovare il successo e perde in casa contro il Milan. 2-1 il risultato finale, i rossoblù restano così fermi a quota 39 punti in classifica. Inutile il gol di De Maio, decidono le reti di Calhanoglu e Bonaventura nel primo tempo; nel post partita è stato lo stesso allenatore del Bologna a commentare prestazione e risultato. Queste le dichiarazioni di Roberto Donadoni: "In linea di massima la sconfitta ci sta, abbiamo subito due gol che potevamo gestire meglio. Il secondo soprattutto. Avevamo messo la partita in pari, ma ci è stato annullato per un fallo di mano che vorrei rivedere. Nel secondo abbiamo rischiato in un paio di circostanze. Peccato per il primo tempo, meritavamo qualcosa di più perché abbiamo giocato alla pari col Milan: abbiamo concesso ai rossoneri soltanto due occasioni, anche a causa di qualche nostra ingenuità, e purtroppo abbiamo preso due gol. Nel frattempo però avevamo pareggiato con Orsolini e anche dopo aver rivisto le immagini non capisco perché quella rete sia stata annullata: in effetti Palacio tocca il pallone con un braccio, ma su un rimpallo da distanza ravvicinata che non gli consente di schivare il pallone. Mi torna in mente il mani di Koulibaly e non vedo uniformità di giudizio: certe interpretazioni arbitrali le trovo francamente assurde".
"Di sicuro se fosse stato convalidato l’1-1, sarebbe venuta fuori un’altra partita. Nella ripresa abbiamo giocato decisamente male il primo quarto d’ora concedendo al Milan alcune occasioni clamorose. Poi siamo rientrati in gara con il gol del 2-1 e ci abbiamo provato fino alla fine. Credo sia corretto dire che la gara è stata decisa dagli episodi. Il Milan è stato bravo nel cercare il tiro con Calhanoglu sul primo gol, ma noi siamo stati poco reattivi. Un nostro errore in disimpegno ha permesso il loro raddoppio e da lì non è stato poi semplice per noi. Nella ripresa infatti, abbiamo faticato, potevamo prenderne altri ma poi siamo riusciti a reagire, ma poi la loro qualità ha avuto la meglio. Spesso non rischiamo e non facciamo la cosa giusta, mi aspettavo più vigore anche da chi è entrato dopo, come Keita e Di Francesco. Ora la Juventus? Per loro vuol dire scudetto, per noi punti e prestigio. La squadra avrà grandi stimoli e grande fame, ma questi stimoli dovremo averli anche noi".