E' il giorno in cui si ricorda il Grande Torino e la sua tragedia, con il volo dei granata che rientrando da Lisbona si schiantò sulla collina di Superga. Gli "Invincibili" celebrati sia nella Basilica del Colle che allo stadio Filadelfia. Il momento più toccante, come sempre, la lettura alla lapide di tutte le 31 vittime da parte del capitano del Toro
Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non e' morto: e' soltanto in trasferta". Nell'anniversario della tragedia di Superga il Torino utilizza le parole di Indro Montanelli per rendere omaggio a Valentino Mazzola e compagni. E sul proprio sito internet ricorda i nomi delle vittime dello schianto - alle 17.05 del 4 maggio di 69 anni fa - del trimotore I-Elce, di ritorno da Lisbona, contro la Basilica di Superga. I giocatori sono poi saliti sul Colle per rendere omaggio agli Invincibili, prima con la Messa in suffragio dei caduti officiata da don Riccardo Robella, poi con la lettura dei nomi dei 31 caduti davanti alla lapide sul retro della basilica. La lettura è stata affidata come da tradizione al capitano Andrea Belotti. Presenti alla cerimonia migliaia di tifosi. Chi non è riuscito a salire al colle, ha potuto onorare la memoria del Grande Torino nello cortile dello stadio Filadelfia. In serata la Mole Antonelliana si è tinta per l'occasione di granata.
Anche la Juventus rende omaggio al Grande Torino nell'anniversario della tragedia di Superga. "Sono passati 69 anni da quel 4 maggio 1949 - si legge sul profilo Twitter ufficiale del club -: la Juventus, nel giorno dell'anniversario della tragedia che coinvolse i Campioni del #GrandeTorino, si unisce al ricordo della squadra che scomparve a Superga". "Invincibili, ma soprattutto impossibili da dimenticare", e' l'omaggio social del bianconero Claudio Marchisio.
Sono tanti i giocatori, di ieri e di oggi, che sui social rivolgono un pensiero a capitan Mazzola e compagni. "Forse era troppo meravigliosa questa squadra perche' invecchiasse. Forse il destino voleva arrestarla nel culmine della sua bellezza", scrive il granata Daniele Baselli. "Tutte le volte che vengo qui, tutte le volte che sono a Superga ho i brividi. In silenzio, vengo in memoria del GrandeTorino. Matilda, la mia seconda principessa, e' stata battezzata nella chiesa di Superga. Una grande emozione, un orgoglio", aggiunge Stefano Sorrentino, ex portiere del Toro ora al Chievo. "Indimenticabili", si limita ad aggiungere l'ex juventino Marco Tardelli. "Il Grande Torino non si dimentica. Solo il fato li vinse", e' il pensiero di un altro ex granata, il centrocampista della Fiorentina Marco Benassi. "Tutti prima o poi se ne vanno ma Solo i migliori verranno ricordati per sempre", scrive l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti. "Il 4 maggio si va a Superga. Da sempre e per sempre", osserva Claudio Sala, capitano del Torino dell'ultimo scudetto.
Senza Tomà e Mondo
Ricordi e commozione, come è normale che sia. Ma 69 anni dopo i fatti di Superga, questa giornata diventa ancora più mesta per la scomparsa recente di Sauro Tomà, che di quella squadra faceva parte ma che non salì sull'aereo per un infortunio al ginocchio, e della signora Maroso, vedova del terzino Virgilio. Senza dimenticare Emiliano Mondonico. Il Mondo era ancora un bambino in quel maledetto 4 maggio, ma il destino lo ha poi legato indissolubilmente alle vicende granata, diventando tra l'altro l'allenatore dell'ultimo trofeo vinto dal club: la Coppa Italia 1992-1993.
Il ricordo di Emiliano Mondonico
Il Torino ha omaggiato Emiliano Mondonico con uno sgabello con l'immagine dell'allenatore. Quella sedia, infatti, è entrata nella storia. Era il 13 maggio del 1992, Ajax e Torino si stavano giocando la Coppa Uefa. Roberto Cravero cadde a terra e dalla panchina sembrò rigore: Emiliano Mondonico non ci pensò due volte, prese una sedia e per la rabbia la sollevò al cielo. Quella protesta non potrà mai essere dimenticata.
La bandiera del Manchester United del 1958
Torino e Manchester United sono due società unite, in passato, dallo stesso destino. E' il giorno in cui si ricorda il Grande Torino e la sua tragedia, senza dimenticare il disastro aereo di Monaco. Era il 6 febbraio 1958 quando il volo si schiantò al suo terzo tentativo di decollo: a bordo c'era proprio la squadra del Manchester United. Così, accanto allo sgabello di Mondonico compare anche la bandiera dedicata alla squadra inglese.
L'omaggio dei tifosi del Genoa
La Tragedia di Superga è un dramma che unisce tutti i tifosi. Alcuni sostenitori del Genoa hanno preparato uno striscione per onorare il Grande Torino. "Grande Toro in eterno vincerai. Chi è leggenda non muore mai".