La squadra di De Zerbi, rientrata dalla trasferta in terra ferrarese questa mattina, si è ritrovata presso il centro sportivo di Paduli per iniziare a preparare l'ultimo match casalingo contro la formazione di Ballardini
Non si ferma il Benevento di Roberto De Zerbi, che all’indomani della gara persa contro la SPAL è subito tornato al lavoro. “Nessuna sosta per Sandro e compagni - scrive il sito del club - rientrati dalla trasferta in terra ferrarese, questa mattina, i giallorossi si sono ritrovati in quel di Paduli per iniziare a preparare l'ultimo match casalingo contro il Genoa”. Un appuntamento da preparare sempre al massimo per cercare di fare altri punti in questo finale di stagione nonostante la retrocessione già avvenuta nelle scorse settimane. Hanno svolto un lavoro defaticante i calciatori che sono scesi in campo contro la formazione di Semplici, esercitazioni atletiche e situazioni tecnico-tattiche per gli altri. Come informa poi proprio il Benevento, “la preparazione proseguirà nel modo seguente: Martedì 8 maggio 2018, ore 15.00 - Allenamento a porte chiuse c/o impianto sportivo di Paduli; Mercoledì 9 maggio 2018, ore 15.00 - Allenamento a porte chiuse c/o impianto sportivo di Paduli; Giovedì 10 maggio 2018, ore 15.00 - Allenamento a porte chiuse c/o stadio “C. Vigorito”; Venerdì 11 maggio 2018, ore 11.30 - Allenamento a porte chiuse c/o impianto sportivo di Paduli".
Inoltre, dopo il 2-0 di Ferrara, ha parlato anche il portiere giallorosso Cristian Puggioni: "Dobbiamo metterci in testa che bisogna dare qualcosa in più - ha dichiarato riferendosi proprio alla prestazione e al risultato contro la SPAL - non ci possiamo permettere di fare delle leggerezze che vanno a indirizzare le partite, altrimenti perdiamo la credibilità che siamo riusciti a ottenere in questi mesi. Ci sono alcuni momenti in cui bisogna restare lucidi con la voglia di essere professionali fino in fondo. Giocare in serie A non è un diritto, ma un privilegio che bisogna guadagnarsi ogni giorno. Gli alibi non esistono, la fiamma deve ardere sempre. Non punto il dito contro nessuno. E' un monito, perché non puoi andare a San Siro e vincere contro il Milan e venire al Mazza senza cuore. Sono molto amareggiato perché voglio vincere sempre, anche perché c'erano i presupposti per fare un altro tipo di risultato. Il presidente? A San Siro gli dissi che la serie A ha bisogno di gente come lui. Mi ha risposto che adesso bisogna riassestarci per poi tornarci a modo nostro. Vigorito e i tifosi meritano questo palcoscenico. Questo passa dalle scelte: chiunque partirà da questa avventura dovrà riscattare tanto. Sarà un impegno molto arduo e vedremo chi potrà affrontarlo o meno".