A San Siro i gol di Politano nel primo tempo e di Berardi nella ripresa affondano l'Inter. Inutile l’1-2 di Rafinha nel finale. Roma aritmeticamente in Champions, Lazio a +2 in classifica, e che può chiudere il discorso qualificazione a Crotone. Serata di grazia per Consigli, Icardi si divora tre gol clamorosi
INTER-SASSUOLO 1-2
25' Politano (S), 72' Berardi (S), 80' Rafinha (I)
TABELLINO
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Ranocchia (77' Borja Valero), D'Ambrosio; Vecino (71' Vecino), Brozovic; Candreva (58' Karamoh), Rafinha, Perisic; Icardi. All: Spalletti
Sassuolo (3-5-2): Consigli; Lemos (84' Letschert), Acerbi, Dell'Orco; Adjapong, Missiroli, Magnanelli, Duncan, Rogerio; Berardi (79' Ragusa), Politano (71' Babacar). All: Iachini
Ammoniti: 17' Berardi (S), 23' Brozovic (I), 84' Lemos (S)
Spalletti l’aveva definita una semifinale, e l’Inter perdendo potrebbe aver detto addio definitivamente alla Champions. A nulla è servito il gol di Rafinha dell’1-2 nel finale, decisivo Consigli, e gli errori di chi ha trascinato la squadra per tutta la stagione. Non una, non due, ma almeno tre le palle gol clamorose (forse quattro) divorate da Icardi, tutte in area di rigore, e proprio dove solitamente l’argentino non fallisce un colpo. Imprecisione, stato di grazia del Sassuolo e - certamente - anche una buona dose di sfortuna. Ottima invece la prestazione della squadra di Iachini, che ha giocato con la mente libera, meglio dell’Inter nella prima mezz’ora, sfruttando poi i contropiedi capaci di beffare Spalletti per la seconda volta, col raddoppio di Berardi alla rete di Politano. L’Inter paga tremendamente gli errori sotto porta, e una prima mezz'ora praticamente non giocata. La mole di occasioni da gol è stata pazzesca, e forse anche il pari sarebbe stato stretto ai nerazzurri. La Roma, ora, è aritmeticamente in Champions, la Lazio riamane a +2, e a Crotone può chiudere il discorso qualificazione tagliando fuori proprio l’Inter.
Così in campo
L’inter non può permettersi un passo falso, e due vittorie significherebbero Champions League 2018-19. Per il grande obiettivo Spalletti recupera sia D’Ambrosio che Vecino, out per squalifica. In difesa la novità è Ranocchia per Miranda, che non è al meglio ma potrebbe recuperare per la super sfida contro la Lazio. A destra c’è Cancelo, mentre l’altro centrale è Skriniar. A centrocampo, con Vecino, immancabile Brozovic (alla centesima presenza in A) in regia, coi soliti tre tre giocatori alle spalle di capitan Icardi: Candreva, Rafinha e Perisic. Nel Sassuolo, aritmeticamente salvo, molte assenze in difesa. Peluso è squalificato, mentre Goldaniga e Lirola sono infortunati. Dell’Orco stringe i denti e ci sarà in difesa con Lemos e Acerbi. Il ballottaggio a centrocampo lo vince Magnanelli su Sensi, in mezzo con Missiroli e Duncan da interni e con Adjapong (destra) e Rogerio (sinistra) sugli esterni. In attacco panchina per Babacar: giocano Berardi e Politano.
Bene il Sassuolo, partita bloccata
Ottimo l’avvio del Sassuolo a San Siro. Iachini e squadra sono liberi mentalmente, e in campo la tranquillità si riflette in una difesa alta, che mette in difficoltà l’Inter nel giro palla e nel trovare spazi per essere realmente pericolosa. Ma anche nelle uscite palla al piede dalla difesa, nonostante il pressing dei nerazzurri. Il risultato è che nei primi venti minuti la partita rimane bloccata e le uniche due conclusioni, seppur fuori di molto, portano la firma di Missiroli e Duncan. Le risposte dell’Inter arrivano dunque per lo più dalle fasce. Perisic, Rafinha, ma anche Candreva: qualche cross, per lo più impreciso e nessun pericolo vero dalle parti di Consigli.
Politano come Ronaldinho
Il colpo di genio è di quelli importanti, e da grande giocatore. Perché la punizione di Politano non è solo bella, e precisa per la rete dello 0-1, ma è anche pensata e realizzata perfettamente dal punto di vista tecnico. Il minuto è il numero 25, quando Brozovic stende al limite dell’area Adjapong che tentava di rientrare sul centro del campo. Per il croato un giallo, mentre per Politano la mattonella perfetta per il vantaggio, con palla rasoterra che passa proprio sotto i piedi del muro nerazzurro come faceva Ronaldinho ai tempi d’oro del Barcellona. Handanovic rimane immobile, prima rete subita dai nerazzurri su calcio piazzato in stagione. Terzo gol in quattro visite a San Siro per Politano (tra Milan e Inter) e anche terzo centro del numero 16 del Sassuolo nelle ultime quattro partite contro l’Inter.
L’Inter inizia a giocare, Consigli fenomenale
Dopo lo svantaggio l’Inter deve necessariamente aumentare i giri per tornare in corsa, visto il pessimo approccio alla partita dei primi minuti. Il primo a suonare la carica è Brozovic, tra i migliori nella seconda e ultima parte di stagione nerazzurra che sta portando alla rincorsa Champions. Il croato alla mezzora calcia dal limite, trovando l’ottima risposta di Consigli in angolo. Occasione replicata poi anche da Rafinha qualche minuto dopo con stessi esiti, e dunque anche da Candreva intorno al 40’ con un destro dal limite su cui, questa volta, il portiere del Sassuolo deve ricorrere a un grande guizzo. Il Sassuolo nel frattempo non rimane in attesa, e su una ripartenza Berardi quasi si invola solo davanti ad Handanovic, salvo subire il recupero di Skriniar che lo costringe al tiro debole, e salvato dal portiere nerazzurro. Spalletti allora cambia già prima dell’intervallo: alza Cancelo a destra, Perisic a sinistra, D’Ambrosio fa il centrale e il modulo vira verso un 3-4-2-1 con Rafinha e Candreva a supporto di Icardi. Proprio l’argentino nel finale pareggia, ma il gol viene giustamente annullato per fuorigioco. Dunque al penultimo minuto del primo tempo la prima vera azione da Inter. Brozovic per Perisic in fascia, dunque Perisic di prima al centro per Icardi, che completamente solo a centro area si divora l’1-1, con risposta miracolosa di Consigli.
Ripresa: ritmo forsennato
Dieci minuti di ripresa, almeno quattro palle gol e un ritmo che si fa altissimo. L’inter deve necessariamente recuperare, e il Sassuolo non vuole mollare il prestigioso vantaggio di San Siro. I primi a provarci nella ripresa sono i nerazzurri, saldamente a tre in difesa dopo qualche incomprensione con Spalletti nel cambio di modulo a fine primo tempo. La prima chance è per Candreva che si ritrova in area con la palla sul mancino per calciare verso la porta di Consigli, ma Adjapong lo anticipa sul più bello. Sulla ripartenza è Berardi a calciare fuori di poco, salvo poi essere fermato da Skriniar poco dopo sul tap in a botta sicura dopo tiro di Duncan dal limite. La contro risposta Inter? Con Rafinha in area, che calcia a colpo sicuro trovando ancora però la risposta di Consigli. Tante occasioni, e sembra solo un caso che il risultato non sia ancora cambiato.
Berardi all'incrocio
Dopo il capolavoro di Politano arriva quello di Berardi, a meno di venti minuti dalla fine, che fa piombare l’intero San Siro nel silenzio. Letale è proprio una ripartenza, l’ennesima del Sassuolo, dove il numero 25 trova col destro - il piede debole - l’incrocio dei pali a battere Handanovic. Una beffa, dopo tutte le occasione avute dall’Inter, che nulla tolgono però alla grande prestazione fin qui del Sassuolo. Eppure, la rete del raddoppio arriva proprio dopo il secondo clamoroso errore di Icardi solo davanti a Consigli, che riesce a bloccare il pallone nel nuovo un contro uno con l’attaccante argentino. Evidentemente questione di destino. Spalletti aveva già scelto Karamoh per Candreva, dunque dentro anche Eder e Borja Valero (per Vecino e Ranocchia) nel disperato tutto per tutto del finale.
Assedio finale
Sono stati dieci minuti di fuoco gli ultimi di Inter-Sassuolo, e tutto merito di Rafinha che ha riaperto il match esattamente all’80’ con un sinistro chirurgico che sbatte prima sul palo, dunque in rete. La prima occasione per il pari si materializza allora nel giro di pochissimo, con ancora Icardi a sfiorare il gol. Al minuto 82’ il suo destro a botta sicura, dal cuore dell’area di rigore, trova una respinta miracolosa di Lemos, dunque l’inzuccata su cross di Perisic finisce fuori di pochissimo. Nel finale ci prova anche Eder, ma il tiro è ancora una volta respinto. Dopo sei minuti di recupero finisce la partita, e forse anche la corsa Champions dell’Inter.