Bologna, Bigon: "Sbagliato chiedere una rivoluzione"

Serie A
Riccardo Bigon, ds Bologna

"Noi vogliamo dare continuità - ha detto il ds dopo la ventesima sconfitta stagionale - oggi non possiamo perdere la lucidità per una sconfitta, io guardo due anni di lavoro fatti bene con la valorizzazione di alcuni giocatori ad alto livello e altri meno. Donadoni ha un contratto con noi"

Il Bologna non vince più e ora il temuto record di ventuno sconfitte stagionali è più vicino. Il ko contro il Chievo di quest’oggi ha condannato il gruppo alla ventesima partita senza punti conquistati in questa stagione. Delusa la squadra, sempre più deluso anche il pubblico che ora chiede alla società di ripartire per non ripetere una stagione molto deludente soprattutto in questo finale di stagione. I risultati delle squadre che occupano le posizioni dietro a quella del Bologna (ora tredicesimo) hanno permesso comunque alla formazione di Donadoni di avere la certezza aritmetica della permanenza in Serie A anche nella prossima stagione, con un giornata di anticipo; dopo il novantesimo, però, anche il direttore sportivo Bigon ha parlato alla stampa per spiegare il momento del gruppo - amareggiato dopo l’ennesima sconfitta - e per parlare anche di futuro: “Oggi le motivazioni del Chievo sarebbero state imbattibili per ogni altra squadra - ha detto il ds però noi siamo partiti forte e questo è segno di un Bologna sul pezzo. Non abbiamo fatto il due a zero che forse avrebbe chiuso la partita. Stiamo commentando una sconfitta immeritata. La squadra è salva da febbraio e questa situazione di classifica avrebbe dovuto produrre stimoli per cercare un posizionamento migliore, purtroppo la seconda metà del girone di ritorno non è stata positiva e ci siamo un po’ seduti".

"Donadoni ha un contratto con noi"

E ancora: "Abbiamo centrato l’obiettivo minimo. Il Chievo oggi ha festeggiato con 36 punti, noi siamo a 39 e il clima non è certo lo stesso. Il futuro di Donadoni? Oggi non possiamo perdere la lucidità per una sconfitta, io guardo due anni di lavoro fatti bene con la valorizzazione di alcuni giocatori ad alto livello e altri meno. Come ho già detto finiamo la stagione e poi valuteremo sulla base dei programmi della società e quelli dell’allenatore. Avendo contratto con noi Donadoni è l’allenatore dell’anno prossimo. Rifarei tutti gli acquisti, il calcio è fatto di crescita, di pazienza, di costi. Non tutti i giocatori sono Simone Verdi, pagato 1.5 ed esploso. Non si può pensare che Avenatti possa fare 10 gol in A dopo sei mesi di attività. La difesa? Per me va benissimo, per trequarti di campionato siamo stati la decima difesa della A. Per me sarebbe sbagliato pensare a una rivoluzione, noi vogliamo dare continuità".