Bologna-Chievo, Donadoni: "Ci sta che la gente si arrabbi"

Serie A
Roberto Donadoni, Bologna (Getty)

L'allenatore rossoblù: "I primi ad esser delusi sono i giocatori e il sottoscritto perché sappiamo la fatica che facciamo ma facciamo mea culpa. Questa partita è la sintesi di tante partite: ci è sempre mancato poco  ma c’è sempre stata una situazione negativa e poi la bilancia pende per l’una o per l’altra"

Perde ancora il Bologna di Roberto Donadoni, che così come una settimana fa contro la Juventus passa in vantaggio su rigore con Verdi e poi subisce la rimonta dell'avversario. Per il Chievo di D'Anna segnano Inglese e l'ex Giaccherini, i rossoblù restano così ancora fermi a quota 39 punti in classifica in attesa di chiudere la loro stagione la prossima settimana in casa dell'Udinese. Salvezza raggiunta per il Bologna, con Donadoni che ha parlato così dopo il novantesimo: "Dispiace molto non aver chiuso con una vittoria: volevamo fare risultato - ha dichiarato l'allenatore - siamo stati bravi ma non bravissimi nel 1° tempo dato che  dovevamo essere più concreti e cinici nel trovare il secondo gol. Il secondo tempo lo abbiamo giocato con confusione e poco raziocinio ma abbiamo avuto 2 palloni clamorosi. Ci sono episodi che fanno la differenza: non possiamo lasciare quella libertà a Giaccherini e poi nel secondo gol è stato bravo Inglese ma noi dovevamo essere piu cattivi. Quando chiudi la stagione con risultato negativo ci sta che la gente si arrabbi ma i primi ad esser delusi sono i giocatori e il sottoscritto perchè sappiamo la fatica che facciamo ma facciamo mea culpa. Questa partita è la sintesi di tante partite: ci è sempre mancato poco  ma c’è sempre stata una situazione negativa e poi la bilancia pende per l’una o per l’altra".

"Bravo Verdi a restare, Destro non ne aveva più"

E ancora, sulla prestazione dei singoli e sulla squadra: "Simone Verdi è stato bravo a voler rimanere qui a gennaio perché ha capito che la sua crescita passava di qua. Era arrabbiato perchè era deluso da una sconfitta che non si meritava: è uscito amareggiato e dispiaciuto. Per quanto riguarda Destro dico che non ne aveva più alla fine del primo tempo: c’erano molti con i crampi. Ho visto che era in debito d’ossigeno all’intervallo Destro ma mi aspettavo potesse essere più incisivo Destro nei 50 minuti che ha giocato. Sulla squadra, poi, Dzemaili viene da un infortunio e aveva difficoltà dal punto di vista fisico. Lui diceva che stava bene i medici erano in dubbio e molti altri erano con i crampi", ha concluso dicendo Donadoni.