Alla vigilia della sfida col Milan, l’allenatore dell’Atalanta aveva attaccato duramente l’arbitro della sezione di Nichelino, adducendo minacce e sospettando di una conoscenza pregressa della designazione. Ora indagherà la Procura Federale
Parole che non sarebbero potute passare sotto silenzio, quelle che Gian Piero Gasperini ha rivolto al movimento arbitrale prima della sfida col Milan. L’allenatore dell’Atalanta si era scagliato duramente contro l’arbitro Luca Pairetto della sezione di Nichelino. Per questo, Giuseppe Pecoraro a capo della Procura Federale ha deciso di aprire un’inchiesta sulle accuse mosse da Gasperini nei confronti del direttore di gara. “Durante la partita col Genoa mi ha minacciato dicendomi che ci saremmo rivisti a Roma e che non sarebbero stati tollerati simili comportamenti. Eppure non so come poteva sapere che sarebbe stato designato come VAR per la partita con la Lazio. Io ora sono stato squalificato col massimo della pena, in vista di una partita fondamentale, per un episodio sul VAR di cui non si è accorto nessuno” aveva detto l’allenatore.
Incontro precedente
Gasperini, nell’occasione, aveva rincarato la dose, ricordando un altro precedente con Pairetto: “Era lui il quarto uomo in Roma-Atalanta (giocata lo scorso 6 gennaio e vinta dai bergamaschi 1-2, ndr) quando fui espulso all’intervallo. In quel caso però avevo ecceduto nelle proteste per il secondo giallo a de Roon, perché era giusto. Ma quest’ultimo caso, invece, resta una macchia indelebile e che mi umilia”. I vertici arbitrali, oltre alle vie della giustizia sportiva, riflettono anche sulla possibilità di un coinvolgimento della giustizia ordinaria.